Mondo: in 26 paesi è lotta contadina

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I movimenti dei contadini insieme ai movimenti sociali celebrano la "Giornata Mondiale di Lotta Contadina" per protestare contro le politiche della Banca Mondiale, per la lotta della terra e per la difesa della sovranità alimentare. A livello mondiale si terranno manifest-azioni in 26 paesi. Un impegno che vede in prima fila Via Campesina, un alleanza che punta a difendere i diritti di milioni di contadini e di donne rurali. Per quanto riguarda le politiche della Banca Mondiale vengono contestate le politiche che concentrano la terra in poche mani, trasformado la terra in un prodotto e promuovendo la liberalizzazione dei mercati e distruggendo così la capienza produttiva agricola. Inoltre Via Campesina vuole denunciare la complicità della Banca Mondiale nelle grandi e sistematiche violazioni dei diritti dell'uomo con la realizzazione di progetti ad alto impatto ambientale.

In Brasile il Movimento Sem Terra. ha iniziato una serie di occupazioni e mobilitazioni come mezzo di pressione sul governo per il rispetto degli obiettivi del Piano Nazionale di Riforma Agraria (PNRA). Dall'inizio dell'offensiva del Movimento alla fine di marzo, 19.873 famiglie di senza terra hanno occupato 63 fazendas, in 14 Stati del Brasile. Le proteste culminano il 17 aprile in ricordo della strage di Eldorado dos Carajás. "Questa sarà una settimana chiave per definire la posizione del governo rispetto alla riforma agraria", ha dichiarato il coordinatore del Mst Jayme Amorim. A suo giudizio, la base del Movimento è divisa tra due opposti sentimenti: "la speranza che sia ancora possibile che Lula realizzi la riforma agraria, e la disillusione per il fatto che il 2003 è stato uno dei peggiori anni per la riforma agraria". In occasione di questa giornata una delegazione del Comitato romano di appoggio al MST ha portato all'Ambasciata del Brasile la lettera che qui di seguito riportiamo, insieme a 19 rose, in ricordo dei 19 senza terra assassinati a Eldorado dos Carajás, il 17 aprile del 1996.

Per la prima volta tutte e tre le navi di Greenpeace saranno impegnate su un unico obiettivo, fermare la soia transgenica. La metà della soia mondiale, usata per la mangimistica e per l'industria alimentare, è ora Ogm e Greenpeace intende bloccarla sia lungo le rotte d'esportazione che informando i consumatori. La nave "Esperanza", ex nave da guerra russa, inizia il tour del Mediterraneo, mentre il rompighiaccio "Arctic Sunrise" è salpato da San Paolo del Brasile e l'ammiraglia "Rainbow Warrior" è in partenza dal porto di Sydney, in Australia. A due giorni di distanza dall'entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sugli Ogm, Greenpeace lancia il nuovo sito italiano con il "detective" che aiuta i consumatori a dire NO ai prodotti che contengono Ogm. Con la nuova normativa europea, tutti i prodotti, contenenti o derivanti da un ingrediente che contenga più dello 0,9 per cento di Ogm, dovranno esibire sull'etichetta la scritta: "Questo prodotto contiene (o deriva) da ogm". Anche oli vegetali, amidi, zuccheri, finora esclusi dall'obbligo della dichiarazione, dovranno essere etichettati. [AT]

Altre fonti: Via Campesina, Comitato di appoggio al Movimento Sem Terra

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