Italia: nuovi comuni per economie solidali

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Sabato scorso a Bologna si è svolta la 2° Assemblea nazionale dell'associazione "Rete del nuovo municipio" che visto la partecipazione di più di cento amministratori locali da tutta Italia per confrontarsi sulle strategie per allargare le dinamiche di decision-making provenienti dai diversi settori della società civile dagli ambiti istituzionali più sensibili al tema dell'ascolto assiduo dei rappresentati, da studiosi e ricercatori attivi da anni intorno alle problematiche dell'empowerment delle comunità locali nel governo del territorio. L'evento, ospitato dal Comune di Bologna, ha visto la partecipazione di oltre 350 persone - segno di un interesse decisamente crescente del pubblico per le tematiche della democrazia partecipativa e delle nuove forme di cittadinanza contenute nella Carta del Nuovo Municipio. Tra le discussioni più interessanti è uscito il sostegno alle reti di Economia solidale.

Tra le proposte discusse e approvate c'è stata quella di allargare l'adesione al boicottaggio alla multinazionale Coca Cola. Ordini del giorno di adesione sono stati presentati anche presso i municipi quinto e sesto di Roma e presso la Regione Molise e saranno prossimamente presentati presso il municipio settimo, il Comune e la Provincia di Roma, nonché alla Camera dei Deputati e al Parlamento Europeo e in moltissime altre istituzioni locali. parlamentari Elettra Deiana, Giovanni Russo Spena, Francesco Martone e Livia Zanella si sono resi disponibili, oltre a chiedere l'esclusione della Coca-Cola dalla bouvette di Montecitorio, a lavorare ad un progetto di legge che renda possibile far valere in Italia, come accade già negli USA, la responsabilità delle multinazionali per violazioni di diritti umani, sociali e ambientali commesse all'estero.

E da Ivano Caradonna, Presidente del V Municipio, arriva la dichiarazione di voler "diffondere i prodotti del commercio equo e solidale, attraverso i distributori automatici, all'interno degli uffici municipali". "Il boicottaggio e il consumo critico sono battaglie di civiltà", ha detto Caradonna. Annarita Sacco, responsabile della bottega ha spiegato. "Si tratta di un successo straordinario della società civile di questo territorio: non dimentichiamoci che il V è uno dei municipi più grandi di Roma, con quasi 200 mila abitanti e che nessun Municipio finora ha adottato quei distributori". Caradonna ha anche annunciato di voler promuovere un incontro con i responsabili didattici, affinché anche nelle scuole sia possibile sostituire i distributori di multinazionali come Coca cola e Nestlé con quelli dei prodotti del commercio equo. Secondo Annarita Sacco responsabile della bottega "Tutti giù per Terra" di Roma ha spiegato che l'obiettivo dei boicottaggi, è provocare una pubblicità negativa ad alcune aziende, favorire la diffusione di prodotti del mercato equo, ma anche suscitare tra i cittadini il bisogno di un atteggiamento "etico" in quanto consumatori.

Il Comune di Roma ha approvato la "Carta dei Principi per un'Altra Economia" grazie alla collaborazione delle organizzazioni della società civile che da tempo sono impegnate nella costruzione un'economia di giustizia. Molti i settori già attivi in questo campo considerati embrioni del "sistema alternativo" proposto dalle organizzazioni: dalle reti di economia solidale al sostegno del commercio equo e solidale; dal consumo critico alla responsabilità sociale e ambientale delle imprese; dalle energie rinnovabili al riuso e riciclo di materiali e risorse; dal turismo responsabile all'agricoltura biologica; dai bilanci di giustizia al microcredito passando dalla finanza e dalle assicurazioni etiche. E la prossima domenica 21 novembre si terrà a Valeggio sul Mincio una giornata dedicata ai distretti di econonomia solidale per confrontarsi su come procedere.

Il Comune di Roma ha inoltre approvato una delibera contro le aziende "irresponsabili", dopo la richiesta della campagna "sponsor etici" appoggiata da più di duecento associazioni che chiedeva un regolamento sulle sponsorizzazioni etiche. Grazie alla vigilanza di Comitato etico di alto profilo sarà impedito alle aziende responsabili di violazioni nei confronti dell'ambiente e dei diritti umani di ripulire la propria immagine attraverso la sponsorizzazione di eventi di grande successo. "D'ora innanzi - sostiene Gianfranco Florio, uno dei promotori della campagna - qualora un'azienda volesse accostare il suo logo a quello del Comune di Roma a scopo pubblicitario, dovrà rispettare criteri etici ben definiti. Non saranno piu' accettate offerte di sponsorizzazione da parte di quelle imprese che sfruttano i lavoratori, intimidiscono i sindacati, sono responsabili di disastri ambientali o sostengono il commercio di armi". Dopo alcune decisione importanti - quali l'esclusione della Nestle dalla manifestazione Eurochocolate, il rifiuto di accettare i regali "interessati" dalla Nike, l'esclusione della Coca-Cola dalla manifestazione autunnale Enzimi e, negli scorsi giorni, dal Municipio Roma XI - l'attenzione del Comune di Roma nei riguardi del Consumo responsabile e dell'economia solidale, trova una sistemazione organica tramite questo strumento innovativo nell'ambito delle competenze amministrative.

Altre fonti: Reti di Economia solidale, Associazione Rete Nuovo Municipio, >, Metamorfosi

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