Italia: in crescita le reti di economia solidale

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Il 2004 è stato l'anno di maggior sviluppo del progetto delle reti di economie solidali promosso a livello nazionale da Rete di Lilliput e Bilanci di Giustizia e prevede la costituzione a livello locale di circuiti economici a partire dalle realtà di economia solidale al fine di rafforzare esse stesse, offrire al consumatore critico un'ampia gamma di prodotti e servizi ottenuti nel rispetto delle condizioni di lavoro e dell'ambiente e rinsaldare i legami sul territorio. Molti sono i territori in cui si stanno sperimentando esperienze in questa direzione tra cui Roma, Como, Bologna, Milano, Torino, Napoli, Verona, in Trentino, Brianza e nelle Marche. In questi nuovi "laboratori pilota" locali si sperimentano forme di collaborazione e di sinergia per un modello economico che pratica modalità opposte a quello dominante della globalizzazione neoliberista.

Negli ultimi mesi del 2004 è stato lanciato in Italia dall'economista Maurizio Pallante e grazie anche alla collaborazione della trasmissione di Radio2 "Caterpillar", il movimento per la Decrescita Felice che si propone di promuovere la più ampia sostituzione possibile delle merci prodotte industrialmente ed acquistate nei circuiti commerciali con l'autoproduzione di beni.

In questa scelta, che comporta una diminuzione del prodotto interno lordo, individua la possibilità di straordinari miglioramenti della vita individuale e collettiva, delle condizioni ambientali e delle relazioni tra i popoli, gli Stati e le culture. La sua prospettiva è opposta a quella del cosiddetto "sviluppo sostenibile", che continua a ritenere positivo il meccanismo della crescita economica come fattore di benessere, limitandosi a proporre di correggerlo con l'introduzione di tecnologie meno inquinanti e auspicando una sua estensione, con queste correzioni, ai popoli che non a caso vengono definiti "sottosviluppati".

Intanto nel Comune di Venezia viene lanciato il progetto "Cambieresti?" all'interno del percorso di Agenda 21, una sperimentazione rivolta a 1000 famiglie interessate a rivedere i propri consumi definendo un nuovo paniere di beni e servizi, per essere in grado di scegliere ciò che serve realmente al proprio benessere, nel rispetto dell'ambiente e della giustizia verso i popoli del sud del mondo. A chi aderirà entro metà febbraio verrà consegnata una guida che indicherà le opportunità esistenti per modificare i propri consumi e le proprie abitudini in senso socialmente ed ecologicamente più sostenibile. In aiuto ci saranno dei gruppi locali dove trovare assistenza, occasioni di formazione e di scambio e supporto al monitoraggio dei cambiamenti effettuati. A seguire l'iniziativa sarà la MagVenezia, una cooperativa di risparmio etico che si avvale delle esperienze già in atto tra le famiglie dei Bilanci di Giustizia.

A Roma sono stati inaugurati lo scorso 17-19 dicembre i cantieri della "Città dell'Altra Economia", uno spazio che sarà pronto per i primi mesi del 2006, unico in Europa con un mercato permanente del biologico e spazi permanenti per le associazioni e aziende che si occupano di temi come finanza etica, software libero, turismo responsabile, con tanto di biobar e bioristorante. Il progetto nasce dal lavoro svolto dal Tavolo dell'Altra Economia che ha coinvolto finora più di 45 persone e venti associazioni. L'idea di una Città dell'Altra Economia nasce dall'esperienza delle cooperative e delle associazioni che da tempo a Roma costruiscono dal basso un'economia diversa. "Si vuole creare un luogo che sia al tempo stesso dimostrazione delle possibilità concrete di un approccio alternativo al mercato, alla produzione, ai consumi, alle relazioni economiche e sperimentazione in corso d'opera di innovazioni di prodotto e di processo. Un luogo che si alimenti grazie alle energie rinnovabili, che si finanzi grazie ai fondi etici, in cui le persone che lo frequentano si nutrano con cibi biologici e del commercio equo e solidale, che crei la sua propria moneta per gli scambi interni al circuito". [AT]

Altre fonti: Tavolo dell'Altre Economia, Caterpillar Radio2

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