Italia: Ecolabel per un turismo sostenibile

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Legambiente ha presentato a Rimini - nell'ambito di Ecomondo - i dati delle buone pratiche delle oltre 300 strutture ricettive e turistiche che aderiscono all'Ecolabel Legambiente Turismo nata a Riccione 6 anni fa. I dati presentati da Giovanna Pasti, Responsabile scientifica di Legambiente Turismo, riguardano la situazione delle aziende aderenti all'inizio dell'esperienza e degli impegni previsti dai vari progetti locali nati nella Provincia di Bologna, nel Delta del Po, a Ferrara, Ravenna, Cervia Milano Marittima, Cesenatico, Bellaria Igea Marina, Rimini, Riccione, Cattolica, Riviera del Conero, Martinsicuro, Isola d'Elba, Parco del Cilento, Provincia di Reggio Calabria.

Le informazioni sono state raccolte mediante check list e riguardano i rifiuti, il risparmio idrico ed energetico, la sicurezza alimentare, la promozione della mobilità sostenibile, la promozione di beni culturali e naturali, la comunicazione. "Dalla nostra ricerca - ha detto Giovanna Pasti, Responsabile Scientifica di Legambiente Turismo - ne è uscita una buona immagine delle strutture ricettive che hanno deciso di puntare sulla qualità e, l'entrata nei nostri progetti l'ha ulteriormente migliorata". Tra le 300 strutture ricettive notevole era già il "riuso" negli strumenti di comunicazione: il 41% scriveva da tutte e due le parti del foglio; il 72% fotocopiava i documenti fronte-retro; l'84% usava la posta elettronica; il 33% la carta riciclata per depliant, il 43% toner e cartucce rigenerate; il 68 anche le matite e non solo biro.

Per i rifiuti rilevante il fatto che il 79% di bibite è in vetro; il 71% delle strutture offre l'acqua in bottiglie di vetro. Molto diffuso il vuoto a rendere (63% degli esercizi). Il 56% ha integrato parzialmente nel settore alimentare i contenitori monouso, mentre il 48% ha sostituito parzialmente le saponette sfuse ai bagni con i dispenser. Il 68% acquista per la pulizia prodotti concentrati. Il 49%, in caso di acquisto di apparecchio nuovo, richiede al fornitore il ritiro dell'usato, ed il 44% degli imballaggi da trasporto sono restituiti ai fornitori. Per quanto riguarda l'acqua il 27% ha installato un dispositivo generale di riduzione del consumo idrico, mentre il 56% ha installato riduttori di flusso nelle docce, il 51% nei lavandini ed il 38% nei bidet. Il 43% ha installato cassette a cacciata differenziata per i wc ed il 49% affigge in bagno la comunicazione di cortesia sull'utilizzo degli asciugamani.

Per quanto riguarda l'energia, il 45% utilizza per il riscaldamento caldaie tradizionali, mentre il 10% e il 3% le ha sostituite con caldaie rispettivamente ad alto rendimento e a condensazione. Per quanto riguarda l'alimentazione il 48% delle aziende integra l'offerta alimentare con prodotti biologici, ed il 75% con piatti tipici locali. Per quanto riguarda trasporti e spostamenti l'85% delle strutture mette a disposizione informazioni sugli orari dei servizi di trasporto pubblico, ed il 37% offre il servizio vendita titoli di viaggio all'interno della struttura. Il 63% mette a disposizione del cliente biciclette per gli spostamenti ed il 70% completa l'offerta con cartine inerenti le indicazioni rispetto ai percorsi e sentieri ciclabili della zona. Per quanto riguarda i beni culturali e ambientali il 91% ha messo a disposizione dei clienti materiale informativo sui possibili itinerari culturali e naturalistici presenti nella zona ed il 55% organizza percorsi di visita culturali o naturalistici. Nel 67% delle strutture il cliente è informato riguardo gli eco-comportamenti già in atto dalla gestione e l'82% raccoglie suggerimenti ed idee dei clienti.

"L'elemento più importante dell'esperienza di Legambiente Turismo - ha detto Francesco Ferrante, Direttore Generale di Legambiente - è che sono
stati selezionati e valorizzati gli alberghi, ristoranti, Camping, Agriturismi, Stabilimenti Balneari e B.&B. più impegnati nel raggiungimento della qualità ambientale. Questa rilevazione e il grande successo della nostra ecolabel in varie regioni italiane - ha aggiunto Ferrante - dimostra che quando si esce dalle chiacchere e si entra nel concreto, come sta facendo la nostra associazione, i cittadini e le imprese partecipano volentieri. E' importante - ha concluso - che i temi del turismo sostenibile non rimangono parole vuote, come sta accadendo con altre iniziative piovute dall'alto, ma aiutino a far capire che un mondo più pulito è possibile". [GB]

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