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II Sciopero Nazionale dei Telespettatori
Consumo critico
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Puntuale come annunciato, torna lo Sciopero dei Telespettatori indetto da esterni per il 4, 5 e 6 giugno 2004. Un utile esercizio di ossigenazione che, al di là della visibilità e del clamore suscitato in dicembre, ha rivelato quanto il tema sia "caldo" non solo in Italia, ma anche all'estero. Partito nel 1994 come protesta a livello milanese, infatti, lo sciopero nella scorsa edizione è inaspettatamente diventato internazionale con una pioggia di adesioni e richieste di informazioni da ogni parte del mondo. A dimostrazione di quanto sia diffusa la consapevolezza e la voglia di reagire all'azione intrusiva della televisione nella vita delle persone.
E se in dicembre ci si proponeva di raggiungere 400.000 non-ascolti, dato felicemente acquisito, oggi la mira è molto più alta: un milione di non-ascolti concentrati in un fine settimana. Un obiettivo dettato dai molti consensi di allora - peraltro tutti rinnovati - e da nuove importanti adesioni, come quella dell'Assessorato alla Cultura di Firenze.
Lo Sciopero dei Telespettatori rimane sganciato da qualsiasi posizione politica, anche se è alto il rischio di sovrapporsi alle numerose polemiche che accompagnano le vicende della televisione. Il senso della protesta va ricercato in primo luogo nel modo di esprimersi di un gruppo che ha fatto dell'incontro e dell'aggregazione il punto centrale di ogni suo intervento. E che vede nell'uso improprio e debordante della televisione sia da parte di chi la fa, sia di chi la guarda - una prima causa di isolamento e di sbilanciamento nel rapporto emittente/ricevente (falsa reciprocità). La protesta non interviene sui palinsesti e sulla qualità dei programmi - argomento sul quale già si dibatte molto e giustamente - ma tende a restituire valore culturale e socializzate al tempo/spazio sottratto alla vita reale dal mezzo televisivo.
L'appello è rivolto a tutte le persone, d'ogni età e occupazione, perché aderiscano allargando a macchia d'olio il bacino della protesta. Ma è indirizzato anche ad associazioni, comuni, esercizi commerciali, teatri, cinema e luoghi d'arte, perché lancino nuove proposte in grado di coinvolgere un numero crescente di persone, adottino misure speciali, inventino nuove formule per un fine settimana di festa e di apertura straordinaria della città e dei suoi spazi, proponendo sconti e agevolazioni a chiunque, dal 4 al 6 giugno, si presenti con il telecomando.
Fonte: Esteri TV