Gas: sconcerto per l'accordo sul tetrapak

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Le famiglie del Gruppo di Acquisto Solidale di Rovereto (TN) esprimono sconcerto rispetto alla lettera di Tetra Pak Italiana spa (pubblicata lo scorso 3 febbraio sulla rubrica "Diario" del quotidiano 'Trentino') in cui si fa riferimento all'accordo con il Comieco (Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica) e la Provincia Autonoma di Trento per inserire nel piano rifiuti provinciale la raccolta differenziata del tetrapak.

Il tetrapak è un poliaccoppiato costituito da carta, plastica (derivata dal petrolio) e alluminio (derivato dalla lavorazione della bauxite estratta in miniere a cielo aperto nei paesi del Sud del mondo). La separazione di tali materiali richiede un notevole dispendio energetico con il solo scopo di prolungare in modo forzato la vita del rifiuto 'usa e getta'.

Il riciclaggio dei suddetti imballaggi sarà imposto ai Comuni trentini, pena un maggior pagamento per lo smaltimento dei rifiuti. Lo scopo è quello di aumentare la percentuale di raccolta differenziata, ma la realtà è ben diversa: dall'attuale percentuale di rifiuti differenziati non viene mai tolta la quantità impura di rifiuti non riciclabili (rifiuto residuo).

Per informare i cittadini trentini sarà sicuramente avviata una campagna comunicativa pagata con soldi pubblici, che andrà a favorire gli interessi commerciali delle multinazionali che operano nel mercato. Le aziende interessate hanno un chiaro interesse nel promuovere il riciclaggio del poliaccoppiato, se non altro per riacquistare la fiducia dei consumatori in seguito alla ormai zittita vicenda dell'inchiostro 'Itx' scoppiata con il caso 'Nestlè'. E' quindi deplorevole che i soldi dei contribuenti vengano usati nella direzione della produzione dei rifiuti.

"Auspichiamo che l'amministrazione provinciale sospenda questo accordo a favore di una campagna informativa che punti a una progressiva riduzione dei rifiuti. A questo si aggiunge la necessità di promuovere nella grande distribuzione contenitori riutilizzabili come già si sta facendo a Merano, dove sono in vendita bottiglie di policarbonato (contenitore in plastica che si può riusare fino a 80 volte)" scrivono dal Gruppo di Acquisto Solidale di Rovereto.

Per questi motivi, come associazioni e consumatori attenti, invitiamo gli enti locali ad adottare il criterio della sostenibilità e i consumatori a non acquistare prodotti in confezioni in poliaccoppiato. Crediamo che il 'vuoto a rendere' - come per il latte o alcuni succhi - sia il vero perno per una riduzione dei rifiuti in quanto risponde ad esigenze ambientali ma anche a quelle di un'economia solidale.

Le famiglie del Gruppo di Acquisto Solidale di Rovereto (TN) con l'adesione di Wwf Rovereto, Progetto Colomba, Gruppo di Azione Nonviolenta.

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