Croazia: tossicodipendenze e comunità di recupero

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L'anno scorso, 5.678 persone in Croazia hanno richiesto aiuto per sconfiggere le droghe, e due terzi di loro erano dipendenti da eroina. Secondo le statistiche ufficiali sulle persone tossicodipendenti, il loro numero oggi in Croazia sarebbe di 18.500, ma tutti concordano sul fatto che si tratta solamente della punta di un iceberg. Solo una persona su cinque, tra i tossicodipendenti, riesce a sconfiggere la propria dipendenza, e questo rende evidente lo sforzo necessario per aumentare questo numero.

La associazione Cenacolo è una delle tante che affrontano questo problema in Croazia. La storia di padre Filipovic che, dopo essere scampato all'inferno delle droghe, ha studiato teologia e si è dedicato personalmente alla lotta contro la dipendenza, è quindi ancora più importante non solo per lui personalmente, ma anche per molti altri che possono utilizzare il suo esempio per vincere le proprie dipendenze. Ivan Filipovic era uno dei 18.500 tossicodipendenti che vivono attualmente in Croazia, ma è anche la prima persona che, con l'aiuto dell'associazione italiana Cenacolo che aiuta i tossicodipendenti ad uscire dalla droga, è riuscito a sconfiggere la dipendenza ed è diventato un prete - riporta Drago Hedl per Osservatorio sui Balcani.

Il suo viaggio dall'inferno della droga è quasi incredibile: pesante eroinomane, spesso in conflitto con la legge, ora prete. Oggi, quando ci pensa, dice: "Le droghe sono una grande truffa. Si pensa che le droghe aiutino a fuggire i propri problemi, ad alleviare il proprio animo in un mondo migliore. Ma quando gli effetti passano, siamo di nuovo nella nostra "vecchia" vita con problemi ancora maggiori. Ho calpestato me stesso e la mia coscienza con l'eroina. Ho commesso le cose peggiori a causa dell'eroina solo per procurarmi la droga. Ricordo la prima volta che ho rubato i soldi a mia madre⅀".

Oltre alla comunità di Ugljan, sulla costa adriatica, la associazione italiana Cenacolo ha anche un edificio a Sarengrad, cittadina nella Croazia dell'est, vicino al Danubio, direttamente sul confine con la Serbia-Montenegro. Ivan Juric, un prete che vive a Osijek, ha cercato per anni di aiutare le persone tossicodipendenti a superare la propria dipendenza. Padre Juric è attivo nella associazione Cenacolo e va spesso a Sarengrad per lavorare con le persone che stanno cercando aiuto.

"All'inizio della mia vocazione non mi interessava il problema della dipendenza - dichiara Juric ad Osservatorio sui Balcani. Ma quando mi è capitato di attraversare una grande tragedia alcuni anni fa, qualcosa dentro di me è cambiato. Un gruppo di ragazzi di Osijek, appena diplomati, si erano recati in Spagna per la loro gita della maturità. Lì, in una discoteca, avevano preso delle droghe, e un giovane, in stato di allucinazione, credendo di poter volare è caduto in una scarpata. Io conoscevo questo ragazzo, gli insegnavo catechismo. E' stato orribile doverlo seppellire. La sofferenza dei suoi parenti e amici ha avuto una forte impressione su di me, e mi sono chiesto cosa potevo fare per impedire che tali tragedie si ripetessero. Così mi sono unito alla associazione Cenacolo per servire come consulente spirituale presso di loro".

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