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Aperta la trattativa con CocaCola
Consumo critico
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In data 7 febbraio la Rete boicottaggio Coca Cola (REBOC) ha consegnato alle istituzioni Capitoline e della Regione, l'elenco dei partecipanti alla commissione d'inchiesta che entro il mese di marzo si recherà in Colombia per visitare gli impianti della multinazionale, sotto boicottaggio dal 2003. Contestualmente l'assessore al Bilancio Luigi Nieri ha avviato la trattativa con Coca Cola Italia per definire ulteriori dettagli circa la missione.
Lo scorso 07 Nov. 2005, dopo che i Municipi XI e X della capitale si erano dichiarati contrari al passaggio della torcia olimpica sul loro territorio se sponsorizzata dalla Coca Cola, durante una riunione tenutasi presso il Campidoglio, alla presenza del Sindaco Walter Veltroni, tra l'Assessore al
Bilancio della Regione Luigi Nieri, il Presidente del Municipio X Sandro Medici, il Presidente del Municipio XI Massimiliano Smeriglio ed il Consigliere Delegato di Coca Cola Italia Nicola Raffa, la compagnia aveva pubblicamente accettato l'ispezione dei suoi impianti in Colombia. Alla commissione parteciperanno rappresentanti della Regione Lazio (Luigi Nieri), Municipio Roma XI (Massimiliano Smeriglio o Gianluca Peciola), Rappresentanti Sindacali della FIM CISL, FIOM e Confederazione COBAS, Rappresentanti della REBOC - Rete Boicottaggio Coca Cola, Europarlamentari, Giuristi democratici, Rappresentanti del Tavolo Altra Economia e della Commissione Etica del Comune di Roma, Rappresentanti del Comune di Empoli, di Libera e del CNMS.
La commissione visiterà (presumibilmente dal 6 al 12 marzo) diverse città colombiane, incontrando Rappresentanti sindacali e delle organizzazioni dei diritti umani, rappresentanti dell'Azienda, Autorità locali e visiterà anche alcuni stabilimenti intervistando i lavoratori delle imprese imbottigliatrici.
"E' ormai chiaro che il consumo critico ed il boicottaggio, tradizionalmente diffusi nel mondo anglosassone, stanno diventando patrimonio di lotta anche della nostra società civile, che ha compreso come sia compito di ciascuno arginare lo strapotere delle multinazionali, la cui attività non riesce ad essere controllata e regolamentata né dalle leggi degli Stati né dall'azione più tradizionale dei sindacati" scrive la Reboc nella sua newsletter. Nel frattempo aumentano in tutto il mondo le proteste nei confronti di Coca-Cola, sotto processo per attività anti-sindacale anche in Turchia, sotto indagine per la morte di un attivista locale in India, sotto denuncia del presidente boliviano che la accusa di sostenere il commercio mondiale di cocaina e sotto pressione dei lavoratori europei che lamentano 500 licenziamenti senza alcun confronto sindacale e che hanno manifestato a Parigi.
L'invito della Reboc è di riprendere la raccolta delle firme di adesione al boicottaggio, che hanno superato quota 19.000 e che con l'aiuto di tutti potranno arrivare a 25.000 per il mese di marzo, quando saranno consegnate alla Coca-Cola in Colombia. A tutti quelli che in questi mesi hanno boicottato la Torcia-Cola l'invito della Reboc è di dare continuità alla loro azione di boicottaggio e a costituire nodi locali. Il giorno 10 febbraio si tiene una manifestazione conclusiva a Torino e per chi non potrà esserci attraverso il web con una 'manifestazione telematica' promossa dalla Reboc.
Fonte: Rete boicottaggio Coca Cola