Asia: 530mila morti all'anno nelle città per aria inquinata

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L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha calcolato che l'inquinamento dell'aria causa 530mila morti ogni anno in Asia: il continente registra le città più inquinate del mondo dove le metropoli riportano tassi di inquinamento che superano di 5 volte Parigi, Londra e New York e di 5-6 volte il livello massimo consigliato dall'Oms. E' quanto emerge dalla "Conferenza 2006 per la miglior qualità dell'aria" conclusasi a Yogyakarta in Indonesia la settimana scorsa. La città più inquinata è Pechino con 142 microgrammi di particelle inquinanti per metro cubo d'aria, rispetto ai 22 di Parigi, i 24 di Londra e i 27 di New York.

Intanto, un rapporto dell'Asian Development Bank prevede che in Asia l'emissione dei gas serra triplicherà in 25 anni - riporta Asianews. L'inquinamento dipende tra il 30 e il 70 % per l'aumento del traffico automobilistico, destinato a crescere. Secondo Leilei Liu, dirigente del Centro cinese di ricerche per un sostenibile trasporto urbano, il 99% della popolazione cinese tuttora non ha un'automobile, rispetto agli Stati Uniti dove la possiedono 77 persone su 100.

Esperti dicono che le auto in Asia raddoppieranno ogni 5 anni e che in Cina aumenteranno di 15 volte per il 2030 giungendo a 190 milioni di veicoli, con una maggiore emissione di diossido di carbonio di 3-4 volte in Cina e di 5-8 volte in India. Proprio a causa di questi dati, il Comitato Olimpico Internazionale ha avvertito la capitale cinese che "rischia di perdere i Giochi, se non fa qualcosa per migliorare la qualità della sua aria".

Il fenomeno è conseguenza di un modello di sviluppo in Cina e India, che considera le esigenze dell'industria, ma non rispetta l'ambiente e il cittadino. Tokyo, con 35 milioni di abitanti, ha livelli di inquinamento inferiori alle città occidentali. Anche Bangkok in un decennio ha diminuito del 50% il pur ancora elevato inquinamento, con severi controlli sugli scarichi delle auto e pesanti imposte sui motocicli più inquinanti. A Singapore l'inquinamento è "solo" sui livelli delle città statunitensi, grazie ad alte tasse sulle automobili, ampia disponibilità di trasporti pubblici e limitazioni al traffico nelle zone urbane commerciali: ma la città ha 4,5 milioni di abitanti, molti meno delle grandi città delle altre nazioni.

L'inquinamento di Cina e India colpisce anche i Paesi circostanti: tra il 60 e il 70% delle polvere sottili presenti nell'aria della città provengono dalle fabbriche e dalle città della zona del Pearl River Delta in Cina. Il Giappone lamenta che la fuliggine degli impianti a carbone cinesi copre i suoi laghi. I fumi di carbone di Cina e India avvelenano l'aria in Bangladesh, specie nella stagione secca tra novembre e marzo. Il fumo degli incendi boschivi usati in Indonesia per liberare aree causa una soffocante nebbia in Malaysia e Singapore. [GB]

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