Quale mercato per un mondo sostenibile?

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"La legge non punisce gli spacciatori di monete inesistenti": si chiama Zeuro (= zero euro) ed è una moneta di cartone, in tutto simile a 10 euro. Si mette nel portafogli, al posto delle vere banconote , e quando si apre il portafogli serve a far riflettere: ho bisogno davvero di ciò che sto comperando? Il mio acquisto è sostenibile? A Terra Futura le pratiche di consumo critico passano di tasca in tasca, e la Campagna Bilanci di Giustizia - Rete Lilliput regala il suo Zeuro, la "non moneta per la giornata del non acquisto", che si celebra ogni anno in novembre in più di 65 Paesi del mondo, una vera e propria "moratoria delle compere" per prendere coscienza del proprio livello di abitudine al consumismo.

Ma se l'acquisto è davvero indispensabile, a breve, i consumatori sensibili alla sostenibilità dei propri stili di vita avranno una possibilità di scelta in più. Dopo l'estate si apriranno i cantieri del primo Supermercato Arcobaleno, macro-aree espositive e commerciali di grandi dimensioni, che verranno aperti a cominciare dalle grandi città, e nelle quali si potranno trovare tutti i progetti e i prodotti più avanzati del settore bio e a basso impatto: dagli alimentari ai pannelli solari, dai vestiti con fibre ecologiche agli abiti riciclati, dalla macchina a idrogeno fino alla bio-architettura. Il progetto, voluto da Banca Etica, una decina di organizzazioni no profit che hanno progetti commerciali ad alto potenziale etico ed eco-efficiente, tra le quali Ecor, Bds e Lush. Prima apertura: Milano.

La Lush in Italia è un'azienda cosmetica che continua a crescere e a produrre utili da capogiro. La Lush, presente a Terra Futura, produce cosmetici naturali e rispetta i principi della sostenibilità con scelte piccole e grandi. A partire dal rispetto per l'ambiente, da alcune attenzioni nell'arredo dei negozi (25 in Italia) in cui sono istallate, ad esempio, solo lampade a basso consumo. Da qualche mese la casa madre ha, inoltre, chiuso un accordo per l'acquisto di burro di cacao da una cooperativa equa e solidale del Ghana.

Tra le altre esperienze imprenditoriali attente alle "buone pratiche di sostenibilità" a Terra Futura c'è anche Green Vision-Soluzioni Ambiente, una società privata che da decenni opera nel settore dell'ambiente. Due i grandi ambiti di attività: la difesa del suolo e dell'ambiente e la sicurezza delle infrastrutture. Il gruppo (oltre 50 milioni di euro il fatturato annuo complessivo) si propone come punto di riferimento per le imprese e le istituzioni, con un'attenzione particolare ai temi dell'ecostenibilità, delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico, alla bioedilizia, della tutela delle persone e dell'ambiente.
Spiega Andrea Siniscalco, amministratore delegato del gruppo: "Green Vision si fonda su SOS Ambiente, che nasce dall'idea di censire e selezionare le migliori aziende operanti nel settore e metterle a servizio dell'utenza pubblica e privata. Siamo convinti che le cose non debbano essere imposte dall'alto e che occorra creare cultura nuova su diversi livelli, dei governi, ma anche delle imprese e dei cittadini". Tra i progetti presentati, la filiera naturale del kenaf, dal seme al prodotto finito, una fibra utilizzata anche per la produzione di materassini termo-fonoisolanti naturali e biocompatibili..

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