5 giugno: Giornata Mondiale per l'Ambiente

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"Water - Two Billion People are Dying for It" è lo slogan della Giornata Mondiale per l'Ambiente 2003 che sarà celebrata a Beirut, in Libano, il 5 giugno, con una serie di iniziative collaterali in programma fino al 10 giugno. Per la prima volta un Paese arabo ospita l'iniziativa promossa ogni anno da United Nations Environment Programme con lo scopo di accrescere a livello mondiale la consapevolezza sull'ambiente e favorire l'attenzione e l'azione politica. Quest'anno il tema della salvaguardia della più importante fonte di vita, l'acqua, è stato scelto per supportare l'Anno Internazionale dell'Acqua indetto dalle NU e la Giornata Mondiale dell'Acqua.

In Italia, in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente, WWF propone un ricco calendario di eventi. Il 5 giugno tutti i punti vendita del Carrefour Italia ospiteranno iniziative di sensibilizzazione contro lo spreco dell'acqua. Durante la giornata verranno presentati i progetti del WWF Internazionale sul lago Bogoria, una preziosa zona umida del Kenya protetta dalla Convenzione di Ramsar (la mappa della siccità nel mondo), un dossier sulle "vertenze" acqua in Italia, che testimonia una crisi idrica in preoccupante crescita, e un appello per la salvaguardia del Po.
In questo contesto Legambiente promuove la campagna "Clima e Povertà", le cui azioni e mobilitazioni saranno strettamente legate con il tema della risorsa idrica. La campagna, lanciata in questi giorni, culminerà nell'Acqua day, la grande mobilitazione prevista per la domenica 8 giugno.

Sul tema dei rischi per l'ambiente, l'indagine di Legambiente, "Pesticidi nel piatto 2003" rivela che un frutto su due è contaminato dai pesticidi e i controlli non sempre sono soddisfacenti. La metà della frutta, infatti, stando ai campioni (quasi 11mila) analizzati nel 2002 dalle Agenzie Ambientali e dalle Asl, è contaminata da almeno un tipo di pesticida. Migliore, ma non buona, la situazione della verdura. E poi ci sono i campioni irregolari, dove non solo i pesticidi ci sono, ma superano le concentrazioni imposte per legge o sono addirittura vietati: sono il 2% del totale, un dato in aumento rispetto all'anno passato (nel 2001 erano l'1,3%)."In Italia continuano ad essere tollerate sostanze che, come il procimidone, il vinclozolin o il captano, l'Environmental Protection Agency ha da tempo classificato come possibili o probabili cancerogeni" ha detto Francesco Ferrante direttore generale di Legambiente, sottolineando come l'agricoltura italiana resti fortemente dipendente dai pesticidi. Alle rivelazioni di Legambiente reagiscono Coldiretti, Cia e Agrofarma, che, accusando gli ambientalisti di allarmismo, evidenziano come i dati ufficiali contenuti nel rapporto sul 'Monitoraggio di residui di pesticidi in prodotti di origine vegetale nell'Unione europea', classifichino le produzioni agricole italiane fra le più sane d'Europa.

Fonti: United Nations Environment Programme, WWF Italia, Legambiente, La Nuova Ecologia;

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