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Wwf: parco del Ticino ed elezioni europee
Eco-abitare
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Stando agli impegni assunti, la salvaguardia del Parco del Ticino dovrebbe trovare spazio adeguato tra i parlamentari che verranno eletti alla prossima tornata delle elezioni Europee, e su questo le associazioni vigileranno in futuro. Il Wwf, Italia Nostra e il Fai hanno recentemente stretto un patto per un lavoro comune a favore del Ticino, riconosciuto come MAB patrimonio mondiale della biodiversità UNESCO e identificato dalle tre associazioni come una priorità per la sua importanza come corridoio biologico tra le Alpi e il Po.
Al questionario inviato ai candidati delle liste alle elezioni Europee del collegio nord ovest, sono pervenute 30 risposte con una sostanziale adesione alle 4 richieste sull'applicazione della Valutazione di Impatto Ambientale Strategica per le opere previste, il no alla terza pista, la razionalizzazione della rete aeroportuale del nord-Italia, la tutela transnazionale del fiume Ticino.
Unica annotazione: solo 4 risposte sono arrivata dalle liste che si riconoscono nello schieramento di centro-destra (Albertini, Forza Italia che non sottoscrivere le richieste ma ricorda il suo impegno per depurare le acque di Milano, Cecchi Paone Forza Italia, Tosolini AN, Bertani UDC).
"Stando alle risposte pervenute la tutela del Parco del Ticino dovrebbe trovare ampio spazio nei programmi elettorali dei futuri europarlamentari, almeno in quelli che verranno eletti nello schieramento del centrosinistra. Non possiamo fare a meno di notare, infatti, che dallo schieramento della Casa delle Liberta' sono pervenute 4 risposte, di cui solo 3 positive. Ci auguriamo che questo non sia un segnale di disinteresse per il futuro del Parco. Già ora attraversato da tre autostrade, cinque linee ferroviarie e otto strade statali e interessato dalla presenza del maggiore aeroporto del Nord Italia, il Parco del Ticino e' probabilmente l'area protetta che presenta il maggior numero di interferenze con infrastrutture di trasporto a livello nazionale ma che rappresenta anche una indispensabile risorsa naturale nell'area più antropizzata d'Italia" hanno dichiarato le tre associazioni.
Le e-mail di ritorno sono state finora 30, nelle quali 29 aderiscono al documento: un quarto delle risposte sono state dalla lista DiPietro-Occhetto (7 tra cui Giorgio Calò che si dice indeciso sul no alla terza pista), 6 dei Verdi, 5 da Rifondazione, 3 dell'Ulivo e 3 dell'UDEUR, 2 dai Comunisti italiani, 1 dall'UDC, 1 di AN, 1 Forza Italia.
Le 4 domande a cui i candidati hanno risposto affermativamente sono:
1. Se sara' eletto si rendera' disponibile a sostenere gli Enti locali e il Parco Ticino affinche' il Governo italiano applichi la Valutazione Ambientale Strategica sul programma di interventi viabilistici per l'accesso a Malpensa?
2. Si impegnera' in tutte le sedi per impedire la realizzazione della terza pista dell'aeroporto di Malpensa?
3. Si impegnera' in tutte le sedi per razionalizzare la rete aeroportuale del Nord Italia?
4. Si impegnera' in tutte le sedi per sostenere la creazione di un sistema di tutela
transnazionale Italia-Svizzera dell'asta fluviale del Ticino?






