Wwf: il Governo ratifichi gli impegni sulle Alpi

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L'ottava Conferenza delle Alpi svoltati oggi a Garmisch in Germania ha chiesto ai paesi membri di incentivare il trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia e di ratificare i protocolli. Il WWF Italia chiede al Governo di mantenere in Italia gli impegni assunti all'estero oggi a chiede alla Camera dei Deputati di approvare al più presto il disegno di legge, scomparso dal calendario di Montecitorio da luglio, che ratifica i primi otto protocolli (sette settoriali e uno sulle controversie) della Convenzione internazionale per la protezione delle Alpi. Inoltre l'associazione chiede che il Governo proceda al più presto, superando le resistenze cementificatorie del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, alla presentazione di un apposito disegno di legge per la Ratifica del Protocollo Trasporti.

L'area sensibile delle Alpi tra le Global 200, una delle 200 aree prioritarie individuate dal WWF Internazionale al mondo per la ricchezza della loro biodiversità, meritano una tutela attiva. Quello dei trasporti è uno degli aspetti nodali: negli ultimi 10 anni le merci trasportate dai TIR attraverso i valichi alpini sono aumentate ad un ritmo del 9.4% l'anno e oggi coprono una quota del 69.5% del traffico merci.

Se non si vuole che il traffico su gomma raddoppi nel 2014, in assenza di misure correttive, bisogna, come richiesto dal WWF al Governo:
a) varare misure di disincentivazione tariffaria del traffico pesante su strada delle merci;
b) potenziare i principali valichi ferroviari esistenti (Ventimiglia, Modane, Moncenisio/Frejus, Luino, Chiasso, Brennero, Tarvisio, Villa Opicina) e le relative linee di adduzione;
c) superare i ritardi rispetto alla tempistica dell'adeguamento delle linee italiane (direttrice di Domodossola) di collegamento con le gallerie di base, di collegamento con la Svizzera, del Loetschberg (galleria di base pronta nel 2007) e del Gottardo (pronta nel 2015) in costruzione, siano superati;
d) intervenire sui colli di bottiglia che generalmente corrispondono con i nodi ferroviari delle grandi aree metropolitane (Torino, Milano e Verona);
e) trasferire subito tutte le merci pericolose e infiammabili su rotaia.

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