Venezia, per la sospensione del progetto Mose

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A Venezia si è costituita un'assemblea permanente contro il MOSE, il sistema di dighe mobili che danneggerà irremediabilmente la laguna e farà spendere inutilmente una quantità vergognosa di denaro pubblico, senza poi riuscire ad essere utile per quello che si propone di fare, cioè difendere Venezia dalle Acque alte.

To: Al Presidente del Consiglio Parlamentare Europeo, Alle commissioni : Ambiente, Concorrenza, Mercato Interno del Parlamento Europeo , Al Presidente del Consiglio dei Ministri del Governo Italiano, Agli Enti Locali e Organismi competenti territorialmente, Ai gruppi politici presenti nelle istituzioni Europee e Italiane

NOI SOTTOSCRITTI CHIEDIAMO DI SOSPENDERE I LAVORI DEL PROGETTO MoSE (English version below)

- PERCHE' sono lavori contestati dai sindaci di Venezia, Chioggia e Cavallino , da loro ritenuti illegittimi perché in contrasto con le vigenti norme italiane dei piani urbanistici comunali, dei vincoli paesaggistici e del piano territoriale regionale (PALAV)
- PERCHE' è un progetto sbagliato e controproducente: è un sistema non graduale e sperimentale, irreversibile, comincerebbe a funzionare solo fra dieci anni senza eliminare le maree medie più frequenti, ha una impostazione progettuale che richiede enormi strutture e impianti molto complessi sott'acqua, è inaffidabile per il funzionamento e per la durata nei tempi lunghi, comporta una gestione e una manutenzione costosissime, anziché ridurre aumenta l'entrata delle maree in laguna approfondendo e sbancando in orizzontale i fondali alle bocche di porto, per questa impostazione costa una cifra enorme che blocca ogni altro intervento per la laguna e la città (manutenzione ambientale e urbana, restauri, interventi per lo la riqualificazione e lo sviluppo socioeconomico, ecc.).
- PERCHE' ha un impatto ambientale e paesaggistico devastante: sbancamento di 8 milioni di mc dei fondali consolidatisi in 6.000 anni, 12.000 pali di fondazione, enormi cassoni di base per impianti e tunnel subacquei, enormi cantieri proprio nei punti più preziosi e fragili dei litorali (P.ta Sabbioni, S. Niccolò, Alberoni, S.Maria del mare, Cà Roman, S.Felice) demolizione e stravolgimento delle dighe ottocentesche, costruzione di inutili e devastanti conche di navigazione e porti rifugio.

Fare finalmente le opere graduali sperimentali e reversibili per eliminare subito le acque alte e riqualificare la laguna e la città
- Ridurre la portata d'acqua in entrata alle tre bocche alzando gradualmente i fondali e stringendo stagionalmente i canali, a cominciare dalla bocca di Lido (valutando per il futuro "anche" la chiusura totale).
- Creare l'alternativa al passaggio delle grandi navi a S.Marco (avamporto galleggiante a mare e/o terminal a Fusina), ridurre la dimensione ambientalmente devastante del Canale dei Petroli, estromettere il traffico petrolifero dalla laguna con un sistema a boa galleggiante in Adriatico per l'attracco delle petroliere.
- Aprire le valli da pesca al flusso delle maree e scavare i canali lagunari periferici impaludati.
- Continuare con la manutenzione urbana e l'innalzamento per quanto possibile delle parti basse della città (ora senza finanziamenti).
- Innescare processi di riqualificazione ambientale in laguna (con apporto di sedimenti e di acqua dolce) e contrastare i processi erosivi (da navigazione e moto ondoso , da raccolta delle vongole, da vento).

Clicca qui per sottoscrivere la petizione

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