Euroministri varano la contaminazione OGM anche nel biologico

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Il consiglio dei ministri dell'agricoltura UE si è incontrato per dare il via definitivo al regolamento sull'etichettatura e la tracciabilità degli alimenti geneticamenti modificati approvato nelle scorse settimane. Ma tutta l'attenzione è concentrata sulla presentazione delle tanto attese Linee Guida che secondo gli ambientalisti darebbe il via libera alla contaminazione generalizzata delle produzioni agricole anche se un successivo regolamento ad hoc dovrebbe chiarire i termini della questione dal momento che resta da rispettare la soglia massima di Ogm concessa in cibi e mangimi garantiti come liberi da Ogm, già fissata allo 0,9 per cento.
Nell'allegato tecnico delle Linne guide, che diveneteranno immediatamente effettive, la prevenzione di forme indesiderate di inquinamento da Ogm delle produzioni convenzionali e biologiche viene infatti concepita sulla base di accordi volontari fra agricoltori confinanti rendendo inapplicabile la nostra legislazione sul biologico nazionale. Il passo di Fleisher appare dunque come un tentativo di forzatura nei riguardi degli Stati membri chiamati rispettivamente a emanare, sulla materia, legislazioni nazionali che rispettino le Linee guida europee.

"Diremo che suona come un golpe transgenico fatto per evitare che chi inquina debba poi pagare", commenta Ivan Verga, vicepresidente dell'associazione Verdi Ambiente e Società già scesa in campo al fianco della Regione Piemonte nella battaglia contro le multinazionali della semente biotech. "E che finalmente si capisce per quale motivo Fischler sia ricorso a uno strumento così vincolante. Non a caso, mai l'Europarlamento avrebbe varato un regolamento o una direttiva condivisa solo dalle multinazionali".
Gli Usa potrebbero estendere il loro ricorso formale al Wto, presentato sulla moratoria europea sugli Ogm, alle nuove norme dell'Ue sull'etichettatura e la tracciabilità, approvate mercoledì scorso. "Questi 25 sacchetti simboleggiano i membri dell'Unione, una volta completato l'allargamento, e l'enorme volume di Ogm che continua ad essere importato in Europa per i mangimi. Gli Usa non possono imporre gli Ogm al resto del mondo: i ministri europei del Commercio devono riconoscere che proteggere l'ambiente e le persone dagli Ogm è una questione di biosicurezza e non commerciale" afferma Federica Ferrario, campagna Ogm di Greenpeace.

Fonte: Green Planet, Greenpeace, Vas online ;

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