Acqua, appello verso il forum in Messico

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La rete Fede e Giustizia Africa-Europa - non conoscendo a tutt'oggi l'atteggiamento politico che l'Italia intende prendere nei confronti dell'acqua in occasione del 4° Forum Mondiale sull'acqua che si terrà a Città del Messico dal 16 al 22 marzo - chiede al ministro dell'ambiente Matteoli di rappresentare le osservazioni riportante nella lettera.

Egregio Signor Ministro

La rete Fede e Giustizia Africa-Europa, fondata nel 1988, è una rete internazionale, basata sulla fede, con mandato di 44 istituti cattolici e missionari che operano in Africa e in Europa. Ha per missione di promuovere delle relazioni economiche eque tra Africa ed Europa.
Il nostro organismo crede che l'acqua sia un bene comune e che l'accesso all'acqua sia un diritto fondamentale di ogni popolo e comunità. L'acqua è una priorità per tutti e nessuno ha il diritto di appropriarsene per farne del profitto.
Dal 16 al 22 marzo, si terrà a Città del Messico il 4° Forum Mondiale sull'acqua. Questo Forum, organizzato dal Consiglio Mondiale dell'acqua non è un organismo delle Nazioni Unite, ma un luogo di riflessione e di dibattito senza impegno partecipativo democratico.
Come membro dell'Unione Europea, l'Italia ha un mandato che l'autorizza a negoziare in seno alla Conferenza Ministeriale che si terrà il 21 e 22 marzo a conclusione del Forum Mondiale sull'Acqua e alla quale i paesi partecipano per blocchi continentali.
Siamo molto preoccupati della mancanza di trasparenza nel processo dei negoziati che si svolgono senza alcuna consultazione pubblica né esame minuzioso. Non conosciamo ancora, a tutt'oggi, l'atteggiamento politico che l'Italia intende prendere nei confronti dell'acqua.
C'è un altro punto che vorremmo portare alla vostra attenzione. Si tratta del dibattito che si svolge al Parlamento Europeo e dell'opposizione molto forte di alcuni Stati membri contro ciò che si chiama "Directive Service" che prevede la privatizzazione di servizi di interesse pubblico come quello dell'acqua.
Poiché i risultati della Conferenza Ministeriale avranno un impatto politico sulla futura legislazione dell'acqua, Le chiediamo di considerare attentamente le affermazioni che seguono quando parteciperà alla Conferenza Ministeriale:
- l'accesso all'acqua pulita dovrebbe essere formalmente riconosciuto come un diritto della persona umana
- la gestione e il controllo dell'acqua devono svolgersi in una sfera pubblica, sociale, basata sulla comunità, in modo partecipativo e non in vista del profitto. Tutte le istituzioni nazionali e internazionali hanno la responsabilità di assicurare il successo di queste condizioni.
- Ogni paese ha il diritto sovrano di regolare le proprie risorse idriche per tutti gli usi e servizi
- L'aiuto internazionale (Banca Mondiale, Banche regionali di sviluppo e Agenzie di collaborazione governativa bilaterale) deve sostenere le iniziative dei paesi in via di sviluppo senza alcuna condizione basata sulla privatizzazione dell'acqua potabile e dei servizi d'igiene alimentare
- L'acqua non deve figurare in alcun accordo internazionali o regionale quale l'Accordo Generale del Commercio dei Servizi (AGCS) nell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e gli accordi di partenariato economico (APE) tra l'Unione Europea e i paesi africani.

Ringraziando della sua attenzione, porgiamo distinti saluti

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