Onu: 820mila italiani si sono mobilitati per lo "Stand Up!" su povertà e clima

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Oltre 820mila italiani hanno partecipato lo scorso weekend allo "Stand up!" promosso dalla Campagna del Millennio delle Nazioni Unite per chiedere al Governo di rispettare le promesse per la lotta alla povertà e contro i cambiamenti climatici. Lo ha annunciato ieri la sezione italiana della Campagna del Millennio presentando le cifre della mobilitazione nazionale e internazionale. Si tratta di oltre 173 milioni di cittadini in tutto il mondo che vi hanno partecipato in più di 3mila eventi in 120 paesi. "E’ stata una mobilitazione straordinaria" - commenta la campagna. In Asia hanno partecipato più di 100 milioni di persone; in Africa più di 37 milioni e più di 31 milioni nei Paesi arabi. In Europa più di 2 milioni, in America Latina più di 200mila persone mentre in Nord America quasi 200mila persone e in Oceania più di 170mila.

L’Italia è risultata il primo paese in Europa nella mobilitazione: 820mila persone, cioè un italiano ogni 70 vi ha partecipato grazie all'apporto della società civile, degli enti locali, dello sport, dell’arte, dello spettacolo, della scuola e dello scautismo. "Questi numeri ci confermano non solo il grande interesse degli italiani per la lotta alla povertà, ma anche come questo interesse si concretizzi in precise richieste - ha commentato Marta Guglielmetti, coordinatrice italiana della Campagna del Millennio. "Chi si è registrato alla mobilitazione dello scorso weekend chiede infatti due azioni specifiche al nostro Governo: di aumentare i fondi per l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo in modo da raggiungere lo 0,7% del Prodotto interno lordo entro il 2015, come si é impegnato a fare in sede Onu e di mantenere gli impegni presi durante lo scorso G8 all’Aquila per fronteggiare i cambiamenti climatici".

"Le 820mila persone che si sono alzate in tutta Italia - sottolinea la coordintarivce italiana - ricordano che la sfida ambientale si può risolvere solo legandola strettamente alla lotta alla povertà e solo sostenendo, anche finanziariamente, i Paesi in via di sviluppo. Siamo a poco più di un mese dalla Conferenza internazionale sul clima di Copenhagen e a meno di un anno dal Summit sugli Obiettivi del Millennio del prossimo settembre a New York, in parlamento si sta discutendo la Legge Finanziaria, tre fondamentali appuntamenti per la lotta alla povertà, tre occasioni che dimostrare ai cittadini italiani e alla società civile che la loro voce è stata ascoltata".

"Nel 2009 gli Aiuti pubblici allo sviluppo destinati dal governo italiano sono stati tagliati del 56%" - aveva fatto notare durante la conferenza stampa di presentazione della mobilitazione Sergio Marelli, portavoce della Coalizione Italiana contro la povertà. "Al G8 dell'Aquila dissero che l'Italia avrebbe intrapreso un piano di riallineamento degli stanziamenti nel 2010 e invece nella Finanziaria vi sono solo 320 milioni destinati agli aiuti ai Paesi poveri, cifra che rappresenta solo un quinto degli impegni internazionali sottoscritti dal nostro paese" - ha ricordato Marelli.

"Lo Stand Up è la voce dei giovani, degli uomini e delle donne che pretendono lo sradicamento della povertà estrema e nuove risposte alla crisi finanziaria, al degrado ambientale e alla sicurezza alimentare" - ha dichiarato Sylvia Borren, portavoce internazionale della Coalizione Mondiale Contro la Povertà (GCAP), che anche in Italia ha supportato le giornate Stand Up! 2009.

"La grande partecipazione della gente di tutto il mondo allo Stand up! di quest’anno e in particolare in Italia - ha evidenziato don Vittorio Nozza, direttore della Caritas Italiana - mostra chiaramente quanto sia cresciuta nelle persone la consapevolezza delle cause e delle conseguenze della povertà e del degrado ambientale. Ma evidenzia anche come sia aumentato l’impegno individuale e comunitario a sviluppare una cittadinanza globale, dove il valore dell’interdipendenza assume un significato nuovo e profondo nelle relazioni internazionali e negli stili di vita delle persone".

"Siamo orgogliosi di aver contribuito al successo di Stand Up! in maniera spesso originale" - ha aggiunto Filippo Fossati, presidente nazionale Uisp Italia. "Centinaia di migliaia di sportivi hanno alzato le mani e fatto il nodo mentre si dedicavano alla loro pratica motoria, su una bicicletta, su un campo di calcio o durante un’immersione sub. Come tutte le comunità, anche la nostra esprime valori e speranze: combattere la miseria e la povertà è al primo posto perchè significa diritto alla vita e alla dignità".

"Lo Stand Up! di quest’anno ha raccolto la decisiva sfida dei cambiamenti climatici, cogliendone l’indissolubile legame con il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio - ha dichiarato Michele Candotti, direttore generale del WWF Italia. "I cambiamenti climatici stanno già aggravando i problemi che i Paesi più vulnerabili del globo devono affrontare, con enormi e drammatiche conseguenze su milioni di persone".

"A un mese e mezzo dal Vertice sul Clima di Copenaghen che dovrà varare un accordo equo, ambizioso, efficace e in linea con le indicazioni della comunità scientifica, lo Stand Up! costituisce la prima formidabile dote di consenso popolare con cui ci presenteremo ai decisori mondiali e questo consenso deve essere percepito come una richiesta esplicita e pressante sui governi, perché raggiungano un accordo vero e non di facciata" - ha aggiunto Candotti.

Il Consiglio Europeo del 29 e 30 ottobre sarà un primo banco di prova, anche per il Governo italiano che deve mantenere gli impegni promossi nel G8 dell’Aquila. "Guardiamo con viva preoccupazione al mancato raggiungimento di un accordo tra i ministri delle Finanze in sede Ecofin e chiediamo che anche in sede di Capi di Stato e di Governo l’Italia si adoperi per sbloccare la situazione" - ha concluso Candotti. [GB]

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