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Italia: il Governo sia attivo nei negoziati sul clima, aumenti gli aiuti ai Paesi poveri
Cambiamento climatico
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"L'Italia assuma un ruolo coerente e attivo nei negoziati sul clima in vista del Vertice di Copenaghen e rispetti la promessa di aumentare e migliorare gli aiuti ai più poveri a partire dalla prossima Finanziaria". Lo hanno chiesto i promotori della mobilitazione "Stand Up! Take action!" in Italia presentando ieri a Roma il programma delle giornate di mobilitazione e il dossier "Uniti contro la povertà e i cambiamenti climatici" (in .pdf) a cura della Campagna del Millennio delle Nazioni Unite, di Caritas Italiana, WWF Italia, Uisp insieme alla Coalizione Italiana contro la povertà (Gcap Italia) e a numerosi enti locali e organizzazioni della società civile italiana.
"Dobbiamo tutti prendere coscienza che vivere in un mondo senza povertà e rispettoso dell’ambiente è una grande opportunità, ma è anche una enorme responsabilità. Una responsabilità di chi ci governa, ma anche una nostra responsabilità. Una responsabilità di tutti i cittadini" - ha dichiarato Marta Guglielmetti, coordinatrice per l’Italia della Campagna del Millennio dell'Onu. "Chi ci governa ci rappresenta, dobbiamo mandare loro un messaggio chiaro: per noi, cittadini italiani, la lotta alla povertà e ai cambiamenti climatici e il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio sono priorità politiche. Per questo chiediamo i nostri leader di rispettare i propri impegni verso i più poveri, di aumentare l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo e di assumere un ruolo attivo e coerente nei negoziati sul cambiamento climatico in vista del prossimo vertice di Copenhagen assicurando un sostegno ai paesi più poveri - ha concluso Giglielmetti.
"E’ ormai chiaro che i cambiamenti climatici e il benessere della popolazione mondiale sono vincolati da un legame drammaticamente indissolubile - ha aggiunto Michele Candotti, direttore generale del WWF Italia. "Oggi si parte dal clima per scrivere il futuro della società umana, garantendone la sicurezza e, per alcune comunità particolarmente vulnerabili, perfino la sopravvivenza. A meno di due mesi dalla Conferenza internazionale sul clima di Copenhagen, in un anno in cui l’intera comunità internazionale delle Nazioni Unite ha ritenuto di porre la questione climatica al centro del dibattito, i governi di tutto il mondo - e in particolare i Paesi industrializzati - hanno l’opportunità e il dovere di raggiungere un accordo sul clima efficace e ambizioso, distribuendo in modo equo responsabilità e oneri. Non c’è più tempo da perdere, gli impatti dei cambiamenti climatici sono già sotto gli occhi di tutti e le scelte che verranno fatte nei prossimi mesi decideranno del futuro del pianeta"
"Partecipare dunque, individualmente e responsabilmente - ha ricordato don Vittorio Nozza, direttore della Caritas Italiana - come membri di un’unica comunità, e impegnarsi in modo attivo nella lotta alla fame e alla povertà, nella cura delle persone e nella salvaguardia dell’ambiente, nella ricerca della pace e della riconciliazione e nello sviluppo del bene comune, deve rappresentare per tutti gli uomini e le donne del mondo un obiettivo prioritario". Don Nozza ha quindi aggiunto un invito pressante "a tradurre le buone intenzioni in scelte concrete, dall’emergenza alla quotidianità, dall’impegno politico all’adozione di un nuovo stile vita e ad un cambiamento effettivo nelle relazioni che ci legano gli uni nei confronti degli altri".
"Le condizioni di vita dei più poveri e dei migranti stanno peggiorando, la forbice tra chi è ricco e chi non riesce a sopravvivere si allarga. Nel nostro Paese e altrove. Questo ci preoccupa e ci sprona a ricercare tutti i modi per intervenire e fare qualcosa: lo sport è messaggero di pace e di dignità" - ha sottolineato Filippo Fossati, presidente di Uisp Italia. "Deve esserlo di più nei fatti, concretamente, nelle coscienze e nella pratica di vita di milioni di sportivi e praticanti, di tutte le età. Per questo l’Uisp lega questo impegno per Stand up a quello per l’inclusione e contro il razzismo, attraverso iniziative multiculturali inprogramma nel prossimo weekend".
Durante la Conferenza stampa Sergio Marelli, portavoce della Coalizione Italiana contro la povertà, ha ricordato che "il Governo italiano deve rispettare i propri impegni per aumentare e migliorare l'efficacia dell'Aiuto pubblico allo sviluppo a partire dalla legge Finanziaria 2010, attualmente in discussione in parlamento". "Nel 2009 gli aiuti pubblici allo sviluppo sono stati tagliati del 56%" - ha fatto notare Marelli. "Al G8 dell'Aquila dissero che l'Italia avrebbe intrapreso un piano di riallineamento degli stanziamenti nel 2010 e invece nella Finanziaria vi sono solo 320 milioni destinati agli aiuti ai Paesi poveri, cifra che rappresenta solo un quinto degli impegni internazionali sottoscritti dal nostro paese". "Facciamo allora un nodo - ha concluso Marelli - per ricordare al governo gli impegni presi, quando a novembre la Finanziaria andrà in seconda lettura e si avranno i dati dello scudo fiscale".
Durante le tre giornate di mobilitazione dello "Stand Up! Take action!" milioni di persone nel mondo e in Italia si alzeranno in piedi e stringeranno un nodo proprio per ricordare ai governi i problemi della povertà e dei cambiamenti climatici.
Alla conferenza è stata inoltre presentata la nuova partnership tra la Campagna del Millennio e 'Peaceboat', organizzazione non governativa con sede in Giappone e nata nel 1983, che viaggia ogni anno in tutti i continenti con una nave lunga 250 metri, per portare un messaggio di pace. Il fondatore della 'Peaceboat", che ora è ancorato a Civitavecchia, ha chesto "Quanti soldi spesi per armi che potrebbero essere spesi per contrastare la povertà?" - sottolineando così il fondamentale nesso tra la lotta contro la povertà e quella per la pace. [GB]