Giornata Mondiale dell'Ambiente: un memorandum per Prodi

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In occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente indetta dall'Unep per oggi lunedì 5 giugno, il cui slogan è "Don't Desert Drylands!" per porre attenzione sull'anno internazionale in corso e sulla grande pressione esercitata dalle attività umane sull'ecosistema e sul surriscaldamento anomalo del pianeta che sta provocando l'impoverimento delle terre aride (un quarto della superficie terrestre) che accolgono circa 500 milioni di persone. Il 2006 è stato inaffti dichiarato dall'Assemblea Generale dell'Onu "Anno della lotta alla desertificazione" (IYDD - International Year of Deserts and Desertification).

Per l'occasione Wwf Italia presenterà al governo Prodi un memorandum di 45 temi che sintetizza le misure concrete ancora in sospeso su energia, clima, parchi, biodiversità. "Abbiamo creato uno strumento snello e al tempo stesso puntuale che possa accompagnare sempre i membri del Parlamento e i Ministri nei prossimi passaggi istituzionali ricordando temi, azioni, urgenze a difesa dell'ambiente" - ha dichiarato Fulco Pratesi, Presidente del Wwf Italia. Tra i temi quello della biodiversità, dell'energia, delle infrastrutture. "Conferire alla Biodiversità un ruolo prioritario con piena attuazione della Convenzione Internazionale; realizzare la Carta della Natura, le Reti Ecologiche e altri strumenti strategici come il Piano Nazionale Biodiversità, la Legge Quadro su Diversità Biologica che darebbe anche al nostro paese lo strumento indispensabile per mantenere gli impegni internazionali su riduzione tasso di perdita della diversità biologica entro il 2010 (Countdown 2010)". Il memorandum chiede di "mantenere coerenza rispetto ad obiettivi di Kyoto e attuare strategie idonee ad intervenire nei principali comparti responsabili aumento emissioni gas serra (produzione elettrica, consumi elettrici, trasporti). Il Protocollo di Kyoto non è un sistema solo per pagare o compensare le emissioni in eccesso di gas-serra, ma per limitare produzione di questi, portandoli al di sotto dei livelli del 1990".

Nei giorni scorsi 14 associazioni ambientaliste hanno chiesto un decreto legge al ministro dell'Ambiente per bloccare il cosiddetto 'Codice dell'ambiente' e con esso un contenzioso con le regioni e con l'Europa. Le associazioni ambientaliste guardano con preoccupazione al caos istituzionale a cui stiamo assistendo: sempre più regioni annunciano di voler ricorrere alla Corte Costituzionale per vedere ristabilite le competenze sottratte illegittimamente con la Delega ambientale. Occorrono tempi brevi per la risoluzione perché il tempo trascorso rischia di acuire il contrasto tra l'Italia e la Commissione Europea, viste le numerose disposizioni in contrasto con le norme comunitarie (ad esempio, in materia di rifiuti) contenute nel testo approvato alla fine della XIV legislatura. Le associazioni chiedono dare così un forte segnale di discontinuità, rispetto alla politica seguita negli ultimi 5 anni, istituendo un tavolo permanente di concertazione per una migliore definizione delle politiche e delle norme ambientali presso il Ministero dell'Ambiente, composto dalle associazioni ambientaliste, delle organizzazioni di categoria e dei sindacati

Intanto un'indagine di Legambiente rileva che è malato il 21% dei corsi d'acqua che vedono oltre 4 illeciti al giorno dal 2003 al 2005. Pesca illegale, captazioni, sversamento di sostanze inquinanti delle acque, mancata depurazione degli scarichi civili e industriali, furto di ghiaia e inerti dagli alvei e abusivismo edilizio lungo le sponde sono i principali nemici degli ecosistemi fluviali e delle tante economie locali eco-sostenibili che vi convivono.
"Controllare i cambiamenti climatici: quale impegno per l'Italia?" è il tema della rotonda che avrà luogo oggi a Roma per lanciare la campagna, promossa dall'Unione Europea, di sensibilizzazione sui cambiamenti climatici. La campagna di sensibilizzazione sui cambiamenti climatici della Commissione europea sarà presentata dal Commissario Stavros Dimas e dalla Direzione generale per l'ambiente che si apprestano a lanciare in tutti i Paesi membri. Inoltre saranno presentati dati ambientali relativi al cambiamento climatico in Italia a cura dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e dei servizi tecnici, il progetto Roma per Kyoto del Comune di Roma e la Carovana del clima di Legambiente.

E parte oggi in Italia e in molti Paesi d'Europa la campagna "Sei tu che controlli i cambiamenti climatici". Lo slogan della campagna è: "You control climate change. Turn down. Switch off. Recycle. Walk." Il sito riporta numerose buone pratiche ambientali tra cui "far bollire solo l'acqua che serve per la tua tazza di tè": se lo facessero tutti gli europei si risparmierebbe abbastanza da illuminare un terzo delle strade europee. [GB]

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