Colombia-Ecuador: patto storico per l’Amazzonia

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Immagine: Atlanteguerre.it

Gustavo Petro e GuillermoLasso, presidenti di Colombia e Ecuadorsi sono incontrati nella città di confine di Tulcán (Ecuador) il 31 gennaio per dar vita a un patto di cooperazione in materia di sicurezza e difesa dellìAmazzonia. A conclusione, Petro ha sottolineato la necessità di creare un blocco regionale per combattere il cambiamento climatico. Tra i nuovi accordi raggiunti, il Presidente Petro  ha elencato: una politica più aggressiva di sequestro della droga nell’Oceano Pacifico; lavorare a un accordo multilaterale sulla foresta amazzonica; la costruzione di una strada a quattro corsie tra il confine ecuadoriano e Cali, in risposta alla crisi di mobilità della causata dalla distruzione di un tratto dell’autostrada Panamericana in questa zona. Infine, afforzare le relazioni commerciali nel settore dell’energia.

Il presidente Lasso, da parte sua, ha sottolineato gli  impegni presi da entrambi i Paesi soprattutto nella sicurezza e nella protezione dell’ambiente Tra essi, l’Istituzione di un Consiglio binazionale contro i crimini ambientali che si riunirà ogni sei mesi. Importante anche il rafforzamento dell’Organizzazione del Trattato di cooperazione amazzonica (ACTO) per preservare le foreste amazzoniche.  Su questo é stato programmato un incontro presidenziale a Leticia, comune dell’Amazzonia colombiana. Un primo Trattato di Cooperazione Amazzonica (TCA) è stato firmato il 3 luglio 1978 da Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù, Suriname e Venezuela con l’obiettivo di promuovere azioni congiunte per lo sviluppo armonioso del bacino amazzonico.I paesi membri hanno quindi assunto un impegno comune per la conservazione dell’ambiente e l’uso razionale delle risorse naturali dell’Amazzonia. Nel 1995, le otto nazioni hanno deciso di creare l’ACTO per rafforzare e implementare gli obiettivi del trattato,  e il Segretariato Permanente è stato istituito a Brasilia nel dicembre 2003.

L’accordo si propone anche di creare economie di scala che aumentino la competitività e permettano di combattere la criminalità organizzata, il traffico di droga e le miniere illegali. Queste sono state definite da Lasso  “le principali minacce per le nostre società”. Per questo motivo, ha aggiunto il Presidente dell’Ecuador, è necessario intensificare il coordinamento contro questi fenomeni e i crimini ad essi collegati, come il traffico di armi, gli omicidi su commissione,  l’estrazione mineraria illegale e l’aggressione all’ecosistema. L’entità di questi crimini sta mettendo in pericolo la coesistenza pacifica e le istituzioni democratiche di entrambi i Paesi...

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