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Global carbon budget 2022: nessun segno di diminuzione delle emissioni globali di CO2
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Foto: Maxim Tolchinskiy da Greenreport.it
Secondo il rapporto “Global Carbon Budget 2022”, pubblicato su Earth System Science Data da un team internazionale di oltre 100 scienziati del Global Carbon Project, «Se gli attuali livelli di emissioni persistono, ora c’è ora una probabilità del 50% che il riscaldamento globale di 1,5° C venga superato in 9 anni».
Il 17esimo Global Carbon Budget prevede che nel 2022 le emissioni globali di CO2 raggiungeranno i 40,6 miliardi di tonnellate (GtCO2) e spiega che «Questo è alimentato dalle emissioni di CO2 fossile che si prevede aumenteranno dell’1,0% rispetto al 2021, raggiungendo 36,6 GtCO2, leggermente al di sopra dei livelli pre-Covid-19 del 2019. Nel 2022, le emissioni dovute al cambiamento dell’utilizzo del suolo (come la deforestazione) dovrebbero essere 3,9 GtCO2. Le emissioni previste di carbone e petrolio sono superiori ai livelli del 2021, con il petrolio che è il principale contributore alla crescita delle emissioni totali. La crescita delle emissioni di petrolio può essere in gran parte spiegata dal rimbalzo ritardato dell’aviazione internazionale a seguito delle restrizioni della pandemia di Covid-19».
Per quanto riguarda i principali emettitori, il quadro del 2022 è eterogeneo: il rapporto prevede che le emissioni diminuiranno in Cina (-0,9%) e Unione europea (-0,8%) e aumenteranno negli Stati Uniti (+1,5%) e in India (+6%), con un aumento dell’1,7% nel resto del mondo messo insieme.
Il risultato è che «Il restante carbon budget per avere una probabilità del 50% di limitare il riscaldamento globale a 1,5° C si è ridotto a 380 GtCO2 (che sarà superato dopo 9 se le emissioni rimangono ai livelli del 2022) e 1230 GtCO2 per limitare a 2° C (30 anni ai livelli di emissioni del 2022). Per raggiungere l’azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2050 sarebbe ora necessaria una diminuzione di circa 1,4 GtCO2 all’anno, paragonabile al calo delle emissioni osservato nel 2020 a seguito dei lockdown da Covid-19», il che evidenzia la portata dell’azione richiesta e di quanto ci sia già costata e ancor più ci costerà l’inazione.
La buona notizia è che «La terra e l’oceano, che assorbono e immagazzinano carbonio, continuano a assorbire circa la metà delle emissioni di CO2. I pozzi di CO2 oceanici e terrestri stanno ancora aumentando in risposta all’aumento di CO 2 atmosferica, sebbene il cambiamento climatico abbia ridotto questa crescita di circa il 4% (pozzo oceanico) e il 17% (pozzo terrestre) nel decennio 2012-2021»...
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