La Terra ci presenta il conto... in rosso

Stampa

22 agosto: è di un rosso bollente il termometro per la settimana più torrida di questa estate 2012, sono in rosso e languono granai e campi per la siccità ed è in rosso il conto delle risorse rinnovabili della Terra. Perché oggi, secondo le stime del Global Footprint Network, è l’Earth Overshoot Day ovvero il giorno in cui si esauriscono le risorse che è in grado di generare la Terra ogni anno. Un giorno che arriva sempre prima ogni anno, lo scorso anno il Pianeta andò in rosso il 27 settembre. Un anticipo dovuto senza dubbio alla nostra voracità in continuo incremento ed alla nostra impronta sempre più pesante.

E anche, aggiungiamo, a siccità, incendi, alluvioni, eventi meteorologici sempre più estremi e specie invasive che rallentano la capacità di rigenerarsi della biodiversità e delle risorse naturali da cui dipendiamo. Dall’acqua dolce sempre più scarsa a causa della contaminazione delle falde, ai pesci in affanno per l’inquinamento dei mari e lo sfruttamento eccessivo degli stock ittici, dagli alberi, con i giganti che cadono e la deforestazione che avanza a passi spediti, ai beni agroalimentari, con i terreni sempre più improduttivi a causa del depauperamento del suolo provocato dall’agricoltura intensiva.

Da oggi e fino alla fine dell’anno, vivremo in condizioni di deficit ecologico, attingendo a riserve di risorse non rinnovabili ed aumentando esponenzialmente le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Il concetto di Earth Overshoot day è stato elaborato per la prima volta dal think tank Neweconomics per quantificare il gap tra la capacità della natura di rigenerarsi ed il fabbisogno di risorse naturali necessario a sostenere ogni anno le attività umane.

Crisi economica e crisi ecologica sono strettamente collegate: in particolare, come spiega Mathis Wackernagel, presidente del Global Footprint Network, è l’Europa negli ultimi mesi a sperimentare le dolorose conseguenze di vivere al di sopra delle proprie possibilità. La pressione sulle risorse naturali è simile a quella finanziaria: in entrambi i casi spendiamo e consumiamo più di quanto abbiamo e di quanto guadagnamo. I prezzi delle risorse naturali, sempre più rare, si faranno sempre più alti, peggiorando la crisi economica e mettendo ulteriormente in ginocchio intere nazioni, fino a sfociare in veri e propri conflitti.

Fonte: ecoblog.it

Ultime su questo tema

La rivoluzione gentile di Jane Goodall

28 Ottobre 2025
Oltre a quello della scienziata, rimane il ricordo di una donna capace di unire rigore e empatia, di ispirare generazioni di ricercatrici e di portare a milioni di persone un messaggio di responsab...

Il futuro è (era) in un volo d’ape

25 Giugno 2025
I servizi ecosistemici di cui l’uomo e l’ambiente beneficiano ogni giorno grazie all’impollinazione sono a rischio. (Alessandro Graziadei)

La plastica è per sempre...

11 Giugno 2025
La plastica è per sempre, perché non viene riciclata. (Alessandro Graziadei)

Fa troppo caldo, dalle Alpi all'Antartide!

27 Maggio 2025
Il pianeta registra eventi di caldo estremo anche la dove sembrava impossibile avere caldo. (Alessandro Graziadei)

Il “clima” in Cambogia non fa ben sperare

15 Aprile 2025
Circa due milioni di bambini cambogiani vivono in aree ad alto rischio climatico. Eppure ancora si disbosca... (Alessandro Graziadei)

Video

2010 - Anno della Biodiversità