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Italia: il "cuoco crudista" al congresso vegetariano
Bioagricoltura
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Il "cuoco crudista" di Jessie Jackson, Demi Moore e Prince incontra gli amanti del cibo integrale per il 9° congresso vegetariano europeo. In Italia li chiamiamo "crudisti", ma loro si definiscono seguaci del "Raw Food", il cibo grezzo, intatto, "cotto" solamente dalla luce del sole. Tra i piu' famosi esponenti di questo movimento, Aris Latham, vegetariano da 35 anni, ed e' considerato dal Vegetarian Time Magazine come uno dei più autorevoli Chef vegetariani d'America.
Ha debuttato con le sue creazioni crudiste nel 1979, e ha messo la sua esperienza al servizio di celebrita' come Barbra Streisand, Demi Moore, Mutabaruka, Rita Marley, Prince, Sidney Poitier. "Da 15 anni non consumo neppure legumi e cereali, che nel corpo vengono raffinati e trasformati in zuccheri semplici -ha raccontato Latham alla platea del congresso-. Non e' necessario per me trasformare il mio corpo in una raffineria: la frutta, i vegetali e altri alimenti proteici mi danno tutti gli elementi di cui ho bisogno. Questa e' la mia scelta individuale, ma in generale e' una buona abitudine consumare almeno il 20% di cibo crudo, cibo vivo, perche' questo 20% da' la possibilita' di digerire piu' facilmente il rimanente 80% di cibo cotto".
Il "Guru" del Raw Food ha partecipato ad una tavola rotonda su cibo "integro" o cibo "integrale" assieme a Gene Spiller, Direttore dell'Health Research and Studies Center di Los Altos, California, e Rosella Sbarbati, Specialista in Scienza dell'Alimentazione. "Inizialmente -ha raccontato Spiller- il pane nero era l'unico pane disponibile, ma poi con la rivoluzione industriale dell'800 il pane bianco ha fatto la sua comparsa sulle tavole dei ricchi, e per questo veniva considerato di migliore qualita'. In un secondo tempo gli studi sulla nutrizione hanno rivelato le proprieta' degli alimenti integrali".
"I cereali minori, come riso, orzo, avena, segale, miglio e farro -ha proseguito Rossella Sbarbati- hanno da sempre costituito la base dell'alimentazione umana. Appartengono alla cucina tradizionale povera, progressivamente rimpiazzata da un'alimentazione consumistica ricca in grassi e zuccheri, frettolosa e di immediata soddisfazione per il palato. Sono alimenti ipocalorici, ottimi apportatori di fibra, ben equilibrati nel contenuto proteico, regolano l'assorbimento dei carboidrati e riducono il passaggio del colesterolo nel sangue. Dovrebbero essere presenti quotidianamente nella normale alimentazione vegetariana e consigliati a pazienti con malattie del metabolismo".
Approfondimenti : Vegetariani.it, Programma del Congresso