www.unimondo.org/Guide/Ambiente/Bioagricoltura/Italia-Sud-in-marcia-per-la-sovranita-alimentare-57107
Italia: Sud in marcia per la sovranità alimentare
Bioagricoltura
Stampa
Fra il 20 maggio ed il 5 giugno il Foro contadino - Altragricoltura attraverserà le regioni del Sud più il Lazio e l'Abruzzo Meridionali. Il 20 maggio partiranno contemporaneamente tre carovane per produrre 15 giorni ininterrotti di iniziative. La carovana attraverserà i luoghi della crisi dell'agricoltura, quelli delle mobilitazioni degli agricoltori e dei braccianti di cui pochissimo si parla, quelli dei tentativi coraggiosi di resistenza di tante aziende e tanti lavoratori senza risposte da istituzioni e politica. Analisi e proposte di AltragricolturaIn ogni regione si cercherà di costruire unità ed autorganizzazione, scrivendo insieme la rivendicazione unitaria per uscire dalla crisi meridionale. Ci troveremo insieme a Bari fra il 4 e il 5 giugno, per costruire la rete meridionale contadina autorganizzata e dare vita ad una prima manifestazione in cui, oltre alle delegazioni contadine regionali, parteciperanno, fra gli altri, José Bové, Paolo Rossi e Niki Vendola.
Dal sito di Altragricoltura.org
CHI SIAMO?
Siamo il Foro Contadino Altragricoltura, movimento contadino autorganizzato che fa parte del movimento internazionale Via Campesina (oltre cento milioni di contadini e senza terra in tutto il mondo, 22 organizzazioni sindacali e movimenti in Europa). Siamo fra quelli che hanno promosso la mobilitazione di Genova nel 2001, i Forum Sociali e le grandi manifestazioni contro la guerra. Ci battiamo per il reddito agli agricoltori e il salario ai braccianti, per un'agricoltura socialmente responsabile che tuteli il territorio e produca un cibo sano, per il diritto dei cittadini a prezzi equi, prodotti sicuri e ad avere campagne non abbandonate con uomini e donne al lavoro. Per questo siamo contro il modello agricolo dominante che ingrassa solo le multinazionali e chi gestisce il mercato. Per questo siamo contro la globalizzazione neoliberista e siamo per quella dei diritti sociali. La nostra proposta è la Sovranità alimentare, cioè il diritto delle comunità e dei popoli a scegliere il proprio modello di produzione, distribuzione e consumo del cibo.
COSA È LA MARCIASUD?
Uno strumento permanente di mobilitazione aperto alla partecipazione delle realtà contadine di base di tutto il Sud Italia, per ricostruire un forte movimento contadino e di cittadini alleati per la Sovranità Alimentare. Principali obiettivi sono: - costruire unità fra le mobilitazioni contadine in corso nel Sud, fra agricoltori, braccianti, allevatori, tutti esposti alla crisi imposta dal modello agroalimentare dominante;
- costruire alleanze fra i cittadini tutti e chi lavora la terra intorno agli obiettivi comuni come il diritto contadino al reddito ed al salario e quello dei cittadini ad un cibo sano, ad un prezzo equo e ad un territorio tutelato;
- imporre l'agricoltura fra le priorità del dibattito istituzionale e politico delle regioni meridionali, del parlamento e del governo nazionale , chiedendo con forza il cambio delle scelte di politica agricola ;
- avanzare nella costruzione del movimento contadino organizzato per la Sovranità Alimentare.
PER COSA CI BATTIAMO?
- Per cambiare le scelte della PAC (Politica Agricola Europea) che continua a colpire i contadini favorendo l'agrobusiness e i poteri forti e penalizza l'agricoltura mediterranea a favore dei sistemi produttivi continentali
- Per la revisione, in particolare, del sistema del disaccoppiamento che si annuncia come una grande cassa integrazione anticipata a zero ore per i contadini meridionali
- Perché il reddito dei contadini meridionali rimanga a sostenere le famiglie dei contadini e dei lavoratori
- Per un piano di rientro dalle debit orie finanziarie perchè le aziende non finiscano nelle mani di usurai e mafiosi
- Per il ciclo corto della produzione e consumo e per modelli produttivi responsabili che valorizzino il territorio
- Perché si arresti la distruzione completa dei sistemi di allevamento meridionali consentito dalle scelte del governo a favore dei sistemi di allevamento industriale del Nord
- Per la valorizzazione delle produzioni meridionali senza OGM e del sistema di trasformazione collegato, prima garanzia per la tutela del lavoro della filiera di trasformazione
- Per la stabilizzazione del lavoro forestale garantito da un intervento sul territorio di tutela e risanamento che valorizzi la funzione sociale dei lavoratori e riconosca il ruolo attivo delle aziende agricole.
- Per la tutela del lavoro dei migranti e dei braccianti contro qualsiasi forma di caporalato
- Per un mediterraneo della Sovranità alimentare, garanzia per tutti i cittadini e non della competizione di prezzo
che produce fame fuori dall'Europa e chiude le aziende nel nostro Sud.
Fonte: Altragricoltura