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Focsiv: il commercio internazionale punti sul multilateralismo
Bioagricoltura
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In occasione della visita a Roma di Pascal Lamy, direttore generale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio OMC), per una serie di incontri con il Governo Prodi, la Focsiv chiede di puntare sul multilateralismo nel commercio internazionale. Al centro dei colloqui con il Presidente del Consiglio Prodi, con il Ministro degli Esteri D'Alema e con il Ministro per le Politiche Comunitarie con delega al Commercio Internazionale Emma Bonino, la situazione della bilancia commerciale italiana e la posizione nei confronti dello stallo del negoziato del Doha Round.
Lamy ha fornito un aggiornamento sullo stato dei negoziati del Doha Round e, più in generale, sul rapporto tra liberalizzazione degli scambi internazionali, le dinamiche di crescita mondiale e lo sviluppo sostenibile. Lamy ha auspicato un ruolo attivo dell'Italia, anche in ambito Unione Europea, per il rilancio del negoziato. Lamy pochi giorni fa aveva espresso critiche rispetto alla nuova linea intrapresa dalla Commissione Europea annunciata da Peter Mandelson, il Commissario europeo per il commercio, sulla "necessità di aumentare la capacità di competizione globale della UE sviluppando accordi di libero scambio bilaterali e regionali, con partner chiave in cui i criteri economici saranno prioritari".
"Alla luce dell'opposizione di Lamy - afferma Sergio Marelli, direttore generale Volontari nel Mondo-Focsiv - alla scelta della Commissione Europea di intraprendere accordi di libero scambio bilaterali e regionali, che sappiamo benissimo essere accordi aggressivi verso i paesi del Sud del mondo, invitiamo il Ministro Bonino a rilanciare la ripresa dei Negoziati multilaterali nell'ambito dell'OMC, affrontando questo incontro facendosi portavoce delle richieste provenienti dai paesi più poveri. Chiediamo di esonerare le loro economie da una liberalizzazione sfrenata, facilitare l'accesso ai nostri mercati per i loro prodotti, e soprattutto porre fine alla pratica del dumping che attraverso l'esportazione dei nostri prodotti sovvenzionati che invadono i loro mercati a prezzi di molto più bassi rispetto ai loro, danneggia la loro capacità di produrre".
Nonostante Mandelson abbia ribadito la volontà di sostenere la negoziazione in ambito OMC, il perseguimento degli accordi bilaterali e regionali rischia di compromettere definitivamente il multilateralismo e di arrecare grave danno a quei paesi troppo deboli per difendere i propri diritti in tavoli bilaterali."L'OMC deve essere riformato in senso democratico - continua Sergio Marelli - insieme con le altre istituzioni finanziarie internazionali in modo da garantire la partecipazione alle decisioni dei paesi più poveri senza che vengano loro imposte dai paesi economicamente rilevanti.
"E' responsabilità dei paesi ricchi agire nell'interesse comune, ed è responsabilità del nostro governo sostenere questa posizione nell'ambito della Commissione europea e quindi in seno all'OMC, soprattutto affinché non si dimentichi che tre quarti del 1,2 miliardi di persone che vivono con meno di un dollaro al giorno lavorano e vivono in zone rurali e sono loro che devono essere tutelati quando si parla di negoziato agricolo dell'OMC". [GB]