Europa: il biologico si allarga a Est e nelle mense

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Il biologico italiano è il primo in Europa per numero di aziende e per entità di superficie. Obiettivo del Ministro dell'agricoltura italiano è quello di portarlo a una quota tra il 15 e il 20% dell'agricoltura nazionale. Un obiettivo nazionale che secondo la redazione di Greenplanet appare poco ambizioso se confrontato con i piani nazionali di altri Paesi europei. Greenplanet mette a disposizione i documenti sui piani d'azione dei vari paesi europei. Gli esperti del ramo pronosticano al settore del biologico buone opportunità di sviluppo nei dieci nuovi stati membri dell'Unione, con stime tuttavia alquanto variabili di paese in paese. Mentre l'alimentare convenzionale è già solidamente in mano ai grandi gruppi commerciali dell'Europa occidentale, quello biologico è ancora in fase di crescita. Potenzialmente parlando, il maggior mercato d'acquisto è rappresentato dalla Polonia con i suoi 39 milioni di abitanti, seguita da Repubblica Ceca ed Ungheria con rispettivamente 10 milioni. Il tasso di crescita economica oscilla tra il 6,1% della Lettonia e l'1,3% della Polonia. Una crescita del biologico in Europa che sarà in esposizione dal 24 al 27 febbraio prossimi al BioFach 2005 di Norimberga, con circa 1.900 espositori che presentano ai 30.000 operatori attesi tutto ciò che il mercato mondiale ha da offrire in termini di prodotti biologici. Il segmento d'offerta composto da vini, spumanti e champagne cresce considerevolmente andando a riempire per la prima volta un intero padiglione ad esso dedicato.

L'estensione delle coltivazioni bio in Inghilterra e' aumentata piu' di 20 volte rispetto al 1993. Il Defra (Dipartimento per l'ambiente, l'alimentazione e gli affari rurali) ha dichiarato che negli ultimi due anni, ovvero da quando e' stato lanciato il suo Organic Action Plan (piano d'azione sul biologico) ci sono stati notevoli progressi nel settore bio. All'inizio di quest'anno gli ettari coltivati con metodi biologici erano 696.000, il 4% dei terreni coltivati in Gran Bretagna, il che costituisce un notevole incremento rispetto ai soli 30.000 ettari coltivati nel 1993. Da segnalare il prossimo 16 ottobre, la giornata mondiale dell'alimentazione promossa dalla FAO in coincidenza con il suo giorno di fondazione. Il tema di quest'anno sarà la "biodiversità per la sicurezza alimentare" nel senso di dare una promozione all'uso della biodiversità in agricoltura soprattutto per preservare l'agricoltura di sussistenza dei paesi più poveri. E per promuovere il prodotto biologico è partita la Campagna di comunicazione del Consorzio biologico per lo sviluppo sostenibile che ha predisposto on line il sito di informazione al consumatore sui prodotti biologici. Il sito rientra nella campagna del Consorzio finanziata con il contributo della Comunità europea e dello Stato italiano, che a settembre vedrà inserzioni sui vari quotidiani italiani.

In occasione del convegno "I prodotti biologici", organizzato in Sardegna dalla Cia, sono emerse varie considerazioni sulle difficoltà di commercializzazione e delle proposte per valorizzare le produzioni biologiche di qualità. Per facilitare l'affermazione del biologico sono due le proposte che arrivano dal convegno. La prima è quella di introdurre un marchio, non ancora previsto dalla legislazione comunitaria, che consenta l'identificazione geografica dei prodotti biologici. La seconda è quella di incentivi regionali alle mense per favorire l'utilizzo di prodotti biologici e tipici, con grande giovamento per chi, come i bambini che ogni giorno mangiano alla mensa della scuola, vedrà migliorare la qualità della propria dieta. E a Portomaggiore (Fe) sono stati inseriti prodotti biologici nella mensa comunale senza alcun rincaro nella retta. Lo sforzo dell'amministrazione comunale garantirà l'alimentazione degli alunni portuensi dall'asilo nido alle scuole medie e gli ospiti della casa protetta comunale.[AT]

Fonti: Natura Network, Civiltà Contadina, Greenplanet, Aiab.

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