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Europa: gli Ogm bloccati a Bruxelles
Bioagricoltura
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Al Consiglio dei ministri dell'Agricoltura europei svoltosi il 29 settembre si è discussa la questione della coesistenza tra agricoltura convenzionale, biologica e Ogm.
Il presidente della regione Piemonte Enzo Ghigo, in veste di capodelegazione per l'Italia, ha sostenuto con forza che " l'Europa non deve prevedere l'introduzione di soglie di contaminazione accidentale per le quali deve invece valere il principio della cosidetta 'tolleranza zero''. Oltre all'Italia anche Germania, Belgio, Grecia, Austria, Portogallo e Lussemburgo hanno detto no alle proposte della Commissione sulle soglie di contaminazione consentita (inquinamento da vicini geneticamente modificati).
All'ingresso dell edificio dove si è svolto il Consiglio dei ministri Greenpece ha manifestato la richiesta di stabilire un sistema di purezza delle sementi in tutti i paesi europei in opposizione ai piani della Commissione che ha ammesso la coesistenza tra colture tradizionali e transgenico. Gli attivisti hanno consegnato ai diversi ministri delle bustine contenenti semi Ogm free. "Accettando la soglia dello 0,5%, 200 piante di mais per ettaro oppure 2150 milioni di piante in Europa potrebbero essere geneticamente modificate senza che questo sia dichiarato in etichetta - ammonisce Greenpeace - ad oggi l'Austria è l'unico paese con una legge che garantisca standard di purezza nelle sementi".
Intanto AltrAgricoltura Nord Est ed il CO.SP.A. Nazionale propone la costituzione di un Comitato Nazionale per il Coordinamento delle semine free Ogm 2004. Si tratterebbe di un comitato aperto a tutti coloro che richiedono ed effettuano una scelta di qualità ed eticità ponendo sul mercato prodotti free ogm. (RB)
Altre Fonti: Greenplanet