Apre la ministeriale WTO e i forum tra ONG, consumatori, agricoltori e indigeni

Stampa

Il 10 settembre prende inzio la 5° conferenza ministeriale di Cancun che secondo molti sarà un fallimento. Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha telefonato al presidente del Brasile Lula, del Sudafrica Mbeki, dell'India Vajpayee e a quello pachistano Musharraf chiedendo che la liberalizzazione degli scambi agricoli non fallisca.

Infatti uno dei temi caldi a Cancun sarà quello dei sussidi forniti dai paesi industrializzati ad alcuni settori delle loro economie, a tutto danno dei paesi in via di sviluppo. Basta leggere quanto detto da uno dei delegati del Kenia in proposito: basta con i sussidi nel campo della produzione del cotone, anche i paesi del sud del mondo devono avere un'opportunità di crescita per le loro economie.

Intanto gli USA aprono alla richiesta UE sulle indicazioni geografiche per i prodotti agricoli che secondo lo stesso negoziatore Usa mira ad ottenere soltanto un impegno dagli altri paesi a non utilizzare i "trademarks"di questi prodotti che hanno una zona di produzione molto precisa e limitata.

Sorprendentemente l'UE si è impegnata soltanto a ridurre i sussidi ai suoi agricoltori ma senza dire quanto. Quattro paesi africani (Benin, Burkina Faso, Chad e Mali), vista la caduta del 39% del prezzo del cotone, hanno lanciato un'iniziativa che chiede ai produttori del Nord la rimozione delle sovvenzioni, in particolare ai coltivatori statunitensi. Il cotone in Africa occidentale e centrale è una fonte di lavoro per quasi 10 milioni di persone.

Queste posizioni sono rinforzate dal documento ufficiale di 40 paesi in via di sviluppo che ha ribadito l'opposizione all'espansione del WTO in al lancio di negoziati a Cancun su investimenti, concorrenza, trasparenza negli appalti pubblici e facilitazione al commercio. L'intero mondo non-governativo ed i movimenti sociali a livello globale si oppongono all'espansione del Wto, in particolare alla controversa questione degli investimenti.

Gia iniziato il Forum internazionale dei contadini e degli indigeni dal titolo "Sovranità alimentare e libero commercio" che si terrà dall'8 all'11 settembre presso la Casa della Cultura e del Ginnasio.Più di 2000 delegati da 83 paesi di tutto il mondo sono presenti per il simposio "Fair and sustainable Trade" che cercherà di mettere in relazione alcuni uomini di affari, politici, organizzazioni non governative e consumatori per costruire politiche di sostegno ai piccoli produttori, artigiani, operai nel rispetto dell'ambiente.

Fonte: Campagna Questo mondo non è in vendita, Via Campesina, Ips News;

Ultime su questo tema

Il futuro è (era) in un volo d’ape

25 Giugno 2025
I servizi ecosistemici di cui l’uomo e l’ambiente beneficiano ogni giorno grazie all’impollinazione sono a rischio. (Alessandro Graziadei)

Rigenerare le terre alte è la chiave per contrastare il deserto dell’agricoltura e della socialità

22 Novembre 2024
Meno abitanti, meno servizi e più abbandono, in una spirale senza fine di cui l’agricoltura paga un grande scotto. Quali strumenti possiamo attuare per rigenerare le aree marginali? (Slow F...

COP16, la biodiversità vittima di indecisioni e tiratardi

11 Novembre 2024
Un bilancio deludente che lascia troppe questioni irrisolte. (Anna Molinari)

La fiera che fa la differenza

07 Ottobre 2024
Questo mese nel podcast ALTRO MODO parliamo della fiera Fa La Cosa Giusta! Trento, dedicata a consumo critico e sostenibilità. (Michele Simeone)

Una nuova stagione forestale?

27 Agosto 2024
Piantare 3 miliardi di alberi è tra gli obiettivi della legge sul Ripristino della natura dell'Unione europea. (Alessandro Graziadei)

Video

Bioagricoltura: da RaiTre - Report