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Altragricoltura sul Wto per il Forum di Riva del Garda
Bioagricoltura
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Segue il testo di un documento che Altragricoltura propone come base per il seminario che si terrà alle ore 15 del 5
settembre a Riva del Garda, all'interno del Forum alternativo "L'Europa che vogliamo" dal titolo: "Un'altra PAC per l'Europa Sociale senza gli OGM". Vi chiediamo di aderire e sottoscrivere con mail a [email protected].
Mettiamo il commercio internazionale al posto suo.
PER LA SOVRANITA' DEI POPOLI A DEFINIRE IL PROPRIO MODELLO SOCIALE
CONTRO LA FAME, LA POVERTA' E LE RAGIONI DELLA GUERRA
PER LA SOVRANITA' ALIMENTARE
La V Conferenza Ministeriale dell'OMC (8 - 14 Settembre in Messico a Cancun) si realizza in un clima di.mistificazione e menzogne ideologiche. L'eufemismo con cui i potenti del mondo chiamano questo round negoziale, "il Round dello Sviluppo", non riesce a nascondere le disastrose conseguenze che ha per i popoli del mondo un programma politico che promuove il neoliberismo economico più atroce.
Il diritto dei popoli a definire il proprio modello di società e a
dotarsi delle politiche più adeguate alla propria realtà ed ai propri obiettivi di benessere è travolto da un modello unico che spinge le privatizzazioni, la liberalizzazione e la mercantilizzazone di tutti i beni e le risorse, privando le persone di quote di libertà e capacità di decisione. Alcune minoranze sociali dei paesi sviluppati, specialmente i grandi centri finanziari e le grandi imprese multinazionali, sono gli
unici grandi beneficiari di questo modello.
Sostenere che il commercio internazionale sarà il motore per lo sviluppo e che la liberalizzazione sarà decisiva nella lotta contro la povertà è una grande menzogna senza nessuna base nella realtà. Nessun paese conosce il benessere senza una politica tendente a rafforzare la propria struttura economica e sociale interna ne dimenticando i meccanismi di redistribuzione del reddito e l'equità. Nessun popolo realizza il proprio benessere vendendo le proprie ricchezze e costruendo un'economia dipendente dall'esterno. Nessun popolo può guardare al futuro ignorando la necessità di assicurare la tutela ambientale.
Noi organizzazioni di agricoltori, consumatori, ecologiste, non
governative, sindacali e di base firmatarie di questo manifesto vogliamo nuovamente esprimere il nostro rifiuto di questa nuova Conferenza Ministeriale dell'OMC e del processo di rafforzamento e imposizione delle sue decisioni autocratiche che questa organizzazione senza legittimazione democratica sta tentando di imporre al mondo. E' necessario fermare l'OMC per collocare anche il commercio internazionale nella giusta dimensione. Il commercio internazionale, improntato oggi all'abbattimento del controllo e della regolazione equitativa deli
scambi, non è la formula più adeguata per risolvere il problema della povertà e dell'esclusione che colpisce il 70% dell'umanità.
L'OMC si mantiene fuori del sistema delle Nazioni Unite e non risponde a nessuna altra istituzione internazionale pretendendo di essere al tempo stesso un potere esecutivo, legislativo e giudicante; per questo sarà sempre più svuotata di legittimazione democratica e non potrà in alcun modo dare soluzione ai problemi che dichiara di voler affrontare. E'
essenziale che le regole dell'OMC siano sottomesse all'insieme delle regole e norme dei trattati e degli accordi internazionali sottoscritti nell'ambito di altre organizzazioni internazionali e che hanno l'obiettivo di garantire i diritti umani, economici, sociali, ambientali e culturali, così come alla necessità di lottare contro la fame e per un ambiente sano e tutelato.
Noi organizzazioni firmatarie di questo manifesto, in nome del nostro impegno di anni per un ambiente rurale vivo nel Nord come nel Sud del mondo, vogliamo sottolineare nuovamente il terribile impatto che l'OMC sta avendo su milioni di contadini e contadine, pescatori e pescatrici, indigeni, lavoratori rurali senza terra che sono oggi il 75% dei poveri e degli affamati del mondo. Invece di lottare contro la povertà, l'OMC con i suoi accordi moltiplica la fame e l'esclusione di milioni di
persone dall'accesso a beni comuni come l'acqua, la terra, i pesci, i semi, le tecnologie e la conoscenza impedendo che il benessere dei propri paesi si fondi sul lavoro.
Di fronte al V Round di negoziazioni che inizierà a Cancun, vogliamo anche esprimere il più forte rifiuto all'ampliamento delle materie e delle questioni che si vorrebbe approvare in questa occasione.
Per questo e in maniera chiara affermiamo che l' OMC non è l'ambito internazionale adeguato ad occuparsi dei temi relativi all'agricoltura, l'allevamento, la pesca, l'alimentazione, i servizi, l'acqua, le norme del lavoro, la cultura e la gestione ambientale nel mondo e quello che chiediamo è la priorità della lotta alla fame ed alla povertà.
Consideriamo fondamentale definire un nuovo spazio internazionale (per esempio nell'ambito del sistema delle Nazioni Unite) dove il commercio sia affrontato nella sua giusta dimensione e che sia vincolato al rispetto di tutti i diritti umani.
Per l'agricoltura, in nome dell'interesse dei contadini e dei cittadini, mentre rifiutiamo l'idea che l'accesso al mercato assuma la centralità del dibattito agrario chiediamo:
- Che l'agricoltura e l'alimentazione escano definitivamente dall'OMC e che il suo trattamento sia dibattuto nella FAO (per. Es. nell'UNCDAD) come organismo specificamente destinato dall'ONU
- La realizzazione di una Conferenza Internazionale per la Sovranità Alimentare come ambito politico di orientamento per l'agricoltura e l'alimentazione a livello globale.
- Che gli stati mantengano il proprio effettivo diritto a
proteggere, appoggiare e promuovere i propri sistemi nazionali di produzione agricola basati su modelli di produzione familiare e comunque sostenibili, diversificati, destinati a sostenere i mercati interni (come forma di lotta alla fame) e solidali con gli altri popoli.
- L'eliminazione del dumping nelle esportazioni agricole.
Nessun prodotto può essere esportato a prezzi più bassi dei propri costi di produzione: questo deve essere il principio di tutti gli accordi agricoli.
- Un Piano Internazionale di adeguamento dei prezzi dei
prodotti agricoli di base e delle materie prime per remunerare in maniera giusta il lavoro di milioni di contadini e contadine, allevatori e pescatori.
Insieme a tutti i movimenti ed ai cittadini mobilitati contro l'OMC, chiediamo
*Il blocco delle trattative commerciali dell'OMC in corso fin tanto che non si realizzi una valutazione sociale, di genere e ambientale degli accordi già adottati dal 1995.
* Che le norme commerciali siano assoggettate al rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori e delle lavoratrici.
* Che le norme commerciali siano vincolate al rispetto degli Accordi Ambientali Multilaterali; in realtà si sta trattando nell'OMC per la relazione fra i propri accordi e quelli previsti dagli Accordi Ambientali Multilaterali. Ci opponiamo al fatto che l'OMC sia giudice e parte del processo.
* No all'inclusione di nuovi temi, come quelli relativi agli
investimenti ed alla concorrenza, nell'attuale round negoziale.
* La garanzia che l'Accordo sui Servizi non promuova la
privatizzazione dei servizi pubblici essenziali, come, fra gli altri,
l'educazione, l'elettricità, l'acqua.
* La garanzia che gli accordi sulla proprietà intellettuale siano applicati in modo da garantire il diritto degli stati a proteggere la salute pubblica e a promuovere l'accesso ai medicinali per tutti, indipendentemente dalla capacità dei singoli paesi a realizzare una produzione locale.
* Una moratoria dell'Accordo Generale sui Brevetti dell'OMC, che deve escludere qualsiasi brevetto sul vivente, sia sui geni, che sulle cellule o tessuti umani, piante, animali, microrganismi o qualsiasi altra forma di vita. La biodiversità del pianeta è un patrimonio dell'umanità che deve essere usata in maniera corretta dagli stati e non per generare ricchezze e benefici per pochi.
* Che sia riconosciuto ai paesi il diritto a non importare e non produrre transgenici e di adottare il principio di precauzione e normative efficaci sulla tracciabilità, l'etichettatura e la pubblicità delle proprietà nutritive funzionali o sanitarie degli alimenti, così come della possibile presenza di elementi transgenici o derivati che assicuri l'informazione e la scelta dei consumatori.
Per tutto questo invitiamo i cittadini e tutte le loro organizzazioni ad aggiungersi alle mobilitazioni che nel mondo si terrano fra l'8 e il 14 settembre in occasione della V Conferenza Mondiale dell'OMC E per questo siamo a Riva del Garda in occasione del vertice dei rappresentanti di governo europei
4-6 Settembre
Riva del Garda
Mobilitazione contro l'incontro dei rappresentanti dei governi Europei sulle scelte UE per Cancun
5 settembre mattina
Riva del Garda
Conferenza sulla Sovranità Alimentare
5 settembre
ore 15
Riva del Garda
Seminario Assemblea
"Un'altra PAC per un'Europa Sociale senza ogm"
9 settembre
Mobilitazione nazionale
Giornata mondiale di disobbedienza civile contro l'OMC
9 settembre
Mobilitazione contadina
Perugia, manifestazione contadina
Fuori l'OMC dall'agricoltura
13 settembre
Mobilitazione nazionale
(cento mobilitazioni in cento città)
Giornata mondiale contro la guerra, sociale economica e militare.
No alla guerra No all'OMC
8-14 Settembre Cancun (Messico) FORUM DEI POPOLI
Mobilitazione contro L'OMC
Foro Contadino Altragricoltura