Napoli: voce ai Comitati in difesa dell'acqua

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Ospiti della VIII Circoscrizione (S.Giuseppe-Porto-Avvocata-Montecalvario), la prima a Napoli ad aver votato all'unanimità un o.d.g. contro la privatizzazione dell'acqua, i Comitati civici per la difesa dell'acqua di Napoli e Caserta hanno tenuto, in data odierna, una conferenza stampa con la presenza di Alex Zanotelli.

Nel valutare gli avvenimenti intercorsi dalla Manifestazione pubblica del 24 giugno, i Comitati sottolineano che:

- la proroga al 15 settembre 2005 dei termini della gara indetta per la selezione del socio privato nella costituenda società mista affidataria del servizio idrico integrato dell'ATO Napoli-Volturno - prevista dalla delibera n° 7 del 23/11/04 - formalmente sollecitata dal Sindaco di Napoli e dai Presidenti delle Province di Napoli e Caserta, è senza dubbio il frutto della mobilitazione che i Comitati civici in difesa dell'acqua hanno posto in essere;
- pur sollecitati a prendere parte al cosiddetto Tavolo Tecnico, istituito dall'Assemblea dell'ATO del 28 giugno che si è caratterizzata per un chiaro deficit di democrazia, hanno deciso di non aderire per non legittimare quello potrebbe essere una mera operazione di avallo della scelta privatistica;
- i paventati pericoli di perdita dei fondi comunitari (agitati ormai da anni), che starebbero a giustificazione del limitato tempo a disposizione del Tavolo Tecnico, sono una scusa insostenibile: l'acqua come bene inalienabile non può essere oggetto di contrattazione in cambio di fondi e la perdita degli stessi attiene esclusivamente alle responsabilità degli amministratori e alla loro incapacità ad una seria programmazione territoriale.

I Comitati rimangono fermamente schierati nel ribadire:

NO alla delibera dell'ATO2 n° 7 del 23/11/04 che privatizza il Servizio Idrico Integrato;
NO alla delibera Regionale del 30/12/04 che affida le infrastrutture idriche ad EniAcqua S.p.A.;
NO alla delibera Regionale del 2004 per il riordino del settore delle acque sorgive.
SI alla ripublicizzazione dell'acqua, delle infrastrutture idriche e delle fonti sorgive in tutti gli ATO della Campania.

I Comitati manterranno una vigilanza attiva e lo stato di mobilitazione fino ai primi di settembre quando avrà luogo un'assemblea pubblica aperta alla città per rilanciare le iniziative. Nel continuare l'attività di sensibilizzazione dei cittadini sono particolarmente impegnati a coinvolgere i lavoratori del settore e le fasce più deboli della popolazione, prime vittime delle privatizzazioni.

In questa direzione, i Comitati, nel sottolinearne il decisivo ruolo, auspicano una maggiore attenzione e presenza di tutti i mezzi di comunicazione (locali e nazionali).

Comitati civici per la difesa dell'acqua di Napoli, Caserta e Provincie

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