Earth Day: una giornata per il pianeta in affanno

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Quattromila eventi in 174 paesi del mondo mondo in occasione dell'Earth Day, la giornata internazionale nata nel 1970 negli Usa su iniziativa del senatore del Wisconsin Gaylord Nelson per sensibilizzare l'opinione pubblica allo stato di salute della terra e invitare a un cambiamento dei comportamenti individuali. L'attenzione della giornata di quest'anno è diretta ai cambiamenti climatici, perche' "la Terra ha il diritto di respirare aria pulita" - riporta come si legge nel sito web dedicato all'evento che invita ognuno a sollecitare ai propri governanti leggi "più rigorose" per fronteggiare i cambiamenti climatici.

''I segnali di stress ci sono tutti - afferma il WWF - e ci colpiscono direttamente, non fanno sconti: povertà e cibo, crisi energetica e cambiamenti climatici, scarsità di acqua che dalle aree più povere del pianeta si estendono ad aree storicamente fertili, a culle della civiltà quali il Mediterraneo. Energia, cibo e acqua sono le tre grandi emergenze, inequivocabili i segni dell'impronta umana''. Per questo il WWF ha scelto di lanciare anche quest'anno con la Campagna GenerAzione Clima la nuova sfida: un taglio del 30% delle emissioni entro il 2020 in Italia come nel resto d'Europa. L'obiettivo, promosso a livello internazionale dal WWF, concorrerebbe alla salvaguardia del 20-30% delle specie che sono a rischio di estinzione a causa del cambiamento climatico e alla riduzione degli impatti sull'uomo.

Tra gli indicatori dello stress del pianeta vi è l'Impronta Ecologica, cioè il peso dell'impatto umano sulla Terra che è più che triplicato nel periodo tra il 1961 e il 2003. "Siamo in un debito ecologico estremamente preoccupante. Consumiamo le risorse più velocemente di quanto la Terra sia capace di rigenerarle e di quanto la Terra sia capace di "metabolizzare" i nostri scarti - ha dichiarato Michele Candotti, direttore generale del WWF Italia. E questo porta a conseguenze estreme ed anche molto imprevedibili. E' tempo di assumere scelte radicali per quanto riguarda il mutamento dei nostri modelli di produzione e consumo. Siamo tutti consapevoli che i cambiamenti necessari per ridurre il nostro impatto sui sistemi naturali non saranno facili ma si basano su straordinarie qualità umane: la capacità di innovazione, la capacità di adattamento, la capacità di reagire alle sfide. E' da come impostiamo oggi la costruzione delle città, da come affrontiamo la pianificazione energetica, da come costruiamo le nostre abitazioni, da come tuteliamo e ripristiniamo la biodiversità, che dipenderà il nostro futuro".

A Trento è stato presentato il nuovo sito www.perunmondomigliore.net che illustra decine di buone pratiche, esempi e testimonianze per ridurre l'impatto sul Pianeta e per vivere meglio. Il sito vuole anche offrire una finestra sulle grandi potenzialità di libertà, partecipazione, gratuita e di "democrazia" che internet sta offrendo per contribuire ad incrementare le conoscenze di base in alcuni settori, dal software libero alla tecnologia wiki, dai blog agli spazi di libertà di discussione, ma anche alla sicurezza ed alla protezione del nostro computer, nostra e dei nostri cari.

La Coldiretti ha presentato le "dieci regole per un consumo sostenibile", come mangiare bene facendo attenzione al pianeta. Scegliere prodotti locali e di stagione, ridurre al minimo gli imballaggi, fare acquisti di gruppo, recarsi alla spesa riciclando le buste, ottimizzare il consumo di energia nella conservazione e nella preparazione dei cibi, sono, insieme alla raccolta differenziata, alcuni dei comportamenti suggeriti dal decalogo della Coldiretti per consumi responsabili. ''Infatti - precisa la Coldiretti - acquistando prodotti locali e di stagione ogni famiglia può ridurre di mille chili le emissioni di gas ad effetto serra ma ulteriori risparmi possono essere ottenuti con l'utilizzo di sportine riciclabili (200 chili all'anno) e attraverso altri semplici accorgimenti in cucina con pentole e frigoriferi a basso impatto energetico''. [GB]

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