Diga di Ilisu: soddisfazione delle ONG

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Il cartello di associazioni che si adopera per impedire la costruzione della diga di Ilisu nel Kurdistan turco ha comunicato con soddisfazione la decisione delle due compagnie costruttrici, l'italiana Impregilo e la britannica Balfour Beatty, di ritirarsi dal progetto. Le motivazioni, contenute in un comunicato ufficiale della Balfour Beatty in cui si cita anche il ritiro dell'Impregilo, riguardano l'impossibilità di limitare gli impatti socio ambientali del progetto, così come era stato richiesto dalle agenzie di credito all'esportazione interessate alla copertura assicurativa del progetto, tra cui l'italiana Sace. La diga di Ilisu è il fulcro di un insieme di progetti "Great anatolian project" (Gap) studiato dal governo di Ankara per trasformare radicalmente il Sud-est del Paese. La costruzione della diga nasconde dietro ai fini economici, quelli politici: provocherebbe infatti il trasferimento forzato di decine di migliaia di curdi, dando conseguentemente il controllo totale alla Turchia delle acque del Tigri e dell'Eufrate, provocando forti conflitti con Siria e Iraq.
Pubblicato il: 13.11.2001
" Fonte: » Balfour Beatty, Vita NonProfit ;
" Approfondimento: » Campagna per la riforma della Banca Mondiale, Il progetto di Ilisu, Ilisu dam campaign, La baattaglia sulla diga di Ilisu

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