Bolivia: acqua, a Cochabamba via all'autogestione

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Il 20 aprile una delegazione di A Sud si recherà in Bolivia per dare inizio al Progetto "Reti d'Acqua -Opere igenico sanitarie del servizio idrico". Un progetto disegnato e voluto dalle forze sociali che per la prima volta nella storia, attraverso le lotte e le resistenze sulle strade e sulle piazze, sono riuscite a riappropriarsi di un bene che le era stato tolto dalle politiche neoliberiste del Fondo monetario internazionale, della Banca mondiale e dell'Organizzazione mondiale del commercio: l'acqua.

Il progetto avrà una durata di un anno e i beneficiari saranno i 110 mila abitanti dei distretti della zona Sud di Cochabamba, nel Municipio di Cercado, e i circa 6.700 abitanti delle comunità di Villas de Chilimarca Municipio di Tiquipaya, nel distretto della città di Cochabamba. Circa 1.500 famiglie che hanno resistito ai processi di privatizzazione e che tra un anno potranno usufruire di un sistema idrico sanitario autogestito e potranno migliorare le loro condizioni di vita e di accesso all'acqua.

Il progetto portato avanti da A Sud, appoggiato tra gli altri dal settimanale Carta, da Ingegneri Senza Frontiere e garantito finanziariamente da Banca Etica, verrà realizzato grazie al "Fondo di Solidarietà" istituito dall'AATO della Provincia di Venezia, attraverso la tassazione di un centesimo al metro cubo del consumo locale di acqua potabile. Il progetto presentato anche nel corso dell'ultimo forum sociale mondiale policentrico di Caracas lo scorso gennaio, è stato fatto proprio dalle numerose organizzazioni sociali che hanno dato vita alla "Dichiarazione di Caracas sull'acqua del 27 gennaio 2006".

"Reti d'Acqua" sarà gestito in Bolivia direttamente dalle comunità locali: dalla Coordinadora de defensa del agua y la vida ( che ha ricevuto numerosissimi premi e riconoscimenti internazionali, a partire dal premio "Goldman" conferito ad Oscar Olivera, portavoce della Coordinadora); dalla Fundaciòn Abril, strumento di raccordo e di assistenza legale e professionale delle forze sociali di Cochabamba; dal Centro "Vincente Canas", l'organismo operativo della Coordinadora del Agua y la Vida; dai Comitati dell'acqua e le Microimprese, organizzazioni costituite dalla società civile che hanno l'obiettivo di autogestire ed amministrare i sistemi idrici e gli interventi di igiene e pulizia sul territorio, ricostruendo e riorganizzando il tessuto sociale, e rendendo responsabile la cittadinanza sulla necessaria sostenibilità economica, socioculturale e ambientale del progetto; le imprese collegate ! al programma Agua Tuya realizzeranno il progetto a livello strutturale.

La Bolivia è un paese ricchissimo di risorse naturali (gas, petrolio, miniere, acqua), ricchezze mai state nella disponibilità del popolo boliviano. A questo si aggiunge la privatizzazione delle principali imprese statali del paese tra le quali: ENTEL (comunicazioni), YPFB (energia), ENDE, FERROCARRILES (trasporti). Inoltre altri servizi pubblici essenziali sono stati recentemente privatizzati come l'educazione, e il settore pensionistico. Il progetto " Reti d'Acqua" si inserisce in tale contesto e risponde alla precisa volontà e necessità reale delle comunità locali di difendere i beni comuni, di accedere ai servizi basici essenziali, di gestirli autonomamente, in alternativa alle politiche di privatizzazione che hanno visibilmente peggiorato le condizioni di vita della grande maggioranza della popolazione in Bolivia come in altre parti del mondo.

Quello della cooperazione orizzontale che parte dai movimenti e si unisce ad altri movimenti appare l'unico modo, l'unica risposta alle politiche economiche neocoloniali che calano dall'alto e si esauriscono nello sfruttamento mercantilistico dei Beni Comuni.

Reti d'acqua è un progetto che costruisce ponti di solidarietà, reciprocità e pace tra i popoli del Nord e del Sud del mondo.

Per info e interviste in Bolivia cell. 0059177998112

Fonte: A Sud

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