IPSIA del Trentino “Luce per la scuola agraria di Alito (Uganda)”

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IPSIA del Trentino è da anni impegnata con C&D in Uganda nella ristrutturazione di un ex lebbrosario, ormai fortunatamente inutilizzato, da riconvertire in scuola professionale. Era questo il progetto “una scuola per Alito”. Dato che la zona in cui si trova (Kole District, Lango Sub-region) è molto fertile, la vocazione territoriale è quella agricola e la scuola è pensata per fornire ai ragazzi svantaggiati (che non hanno ricevuto adeguata istruzione) delle abilità nel campo dell'agricoltura.

L'idea è quella di aiutare dei giovani a diventare anche imprenditori agricoli, e questo è l'approccio innovativo della scuola: ma perché questa novità possa ben attecchire in quell'ambiente culturale si è deciso che i ragazzi che vengono ammessi a frequentare la scuola siano quelli scelti dal capovillaggio. Questo perché una volta terminati gli studi, le nozioni apprese possano diventare anche patrimonio dell'intero villaggio: infatti gli studenti sono “inviati” dalla comunità e debbono restituire alla stessa quanto ricevuto. Per meglio riuscire in questa operazione di disseminazione delle pratiche agricole e di una mentalità di maggior intraprendenza, gli studenti vengono seguiti dallo staff della scuola anche una volta tornati a casa nei loro villaggi per un anno intero.

La scuola mancava di un impianto elettrico che potesse fornire la corrente elettrica alle strumentazioni presenti e la luce nelle ore serali al complesso scolastico, visto che l'area non è servita da corrente elettrica. È così nato il progetto “Luce per la scuola agraria di Alito”. Si è deciso di realizzare un impianto che sfruttasse l'energia pulita, sostenibile, e dato che in Africa il sole non manca, la cosa più semplice è stato utilizzare l'energia solare. E grazie ai finanziamenti dell'8 per mille della Chiesa Valdese, la scuola di Alito ha potuto dotarsi di un impianto fotovoltaico che riesce a sostenere tutti gli edifici all’interno del compound: 2 classi, 2 magazzini, 1 ufficio, 1 cucina, la casa per lo staff, il garage e le stalle. 

Senza di esso, la struttura sarebbe rimasta senza energia, dato che l’elettricità in molte zone rurali dell’Uganda, compresa quella dove è situata Alito, è inesistente. 

Come afferma Pietro, capo progetto di C&D presso la scuola, “possiamo affermare che quest’aiuto è stato fondamentale: ora il centro è perfettamente in sicurezza (dopo il tramonto il centro è illuminato, grazie all’installazione di lampadine con fotocellula che si accendono al calar del sole) e, grazie all’impianto fotovoltaico, lo svolgimento di attività formative (come la visione di video relativi alle tecniche innovative di agribusiness) o lavorative (come la saldatura) non sono più una chimera”.

Giuliano Rizzi – presidente di IPSIA del Trentino

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