Usa: migliaia in piazza per chiedere ritiro dall'Iraq

Stampa

Decine di migliaia di manifestanti hanno sfilato sabato scorso per le vie di Washington per chiedere il ritiro delle truppe Usa dall'Iraq. Tre giorni dopo la bocciatura, da parte della commissione Esteri del Senato, del piano Bush per l'invio di altri 21.500 soldati, la manifestazione convocata da United for Peace and Justice, una coalizione di circa 1.400 gruppi, locali e nazionali, contrari alla guerra, ha visto la partecipazione di tanta gente comune, ma anche leader Democratici, star di Hollywood - tra cui Jane Fonda, Sean Penn, Susan Sarandon, e Tim Robbins - e parenti dei soldati di stanza in Iraq, arrivati da ogni parte degli Stati Uniti.

"Non più soldi per la guerra", "Stop alle uccisioni in Iraq" sono stati alcuni degli slogan sugli striscioni innalzati dai dimostranti, 500mila secondo gli organizzatori, che hanno ripetuto il successo del settembre del 2005, quando a Washington scesero in piazza circa 300mila persone.

"Il silenzio non è più un'opzione" - ha scandito Jane Fonda, parlando davanti alla folla per la prima volta in 34 anni, dopo la sua virulenta opposizione alla guerra in Vietnam che le era valso l'appellativo di "Hanoi Jane". "Vi ringrazio molto per il coraggio di manifestare contro questa amministrazione vendicativa" - ha detto l'attrice, spiegando di essere rimasta lontano dal fronte contro la guerra per tutto questo tempo perché non voleva che "le menzogne sul mio conto" incidessero in modo negativo sulle azioni del movimento. Jane Fonda ha quindi paragonato il pantano iracheno a quello in Vietnam, un pantano provocato dalla "cecità dinanzi alla realtà sul terreno", e ha denunciato "la leggerezza nel nostro approccio per ricostruire un Paese che abbiamo distrutto".

"Jane è il ponte naturale tra le generazioni" - ha detto Judith LeBlanc, copresidente di United for Peace and Justice: "La politica estera americana è un processo continuo dal Vietnam a oggi". La prossima settimana il Senato dovrebbe votare una risoluzione non vincolante contro l'invio di altre truppe in Iraq, sul modello di quella approvata dalla commissione Esteri mercoledì.

Fonte: Osservatorio Iraq

Ultime su questo tema

Celebrato il pacificatore solo silenzio mentre a Gaza si continua a morire

20 Ottobre 2025
Arma infame: peggiorano fame e malattie. I coloni bloccano i camion e il valico di Rafah resta chiuso. Per debellare meningite, diarrea, malattie respiratorie ci vorrà un lavoro «gigantesco». ...

“L’accordo per Gaza deciso senza il minimo coinvolgimento dei palestinesi”.

14 Ottobre 2025
Intervista a Maria Elena Delia, referente per l’Italia della Global Sumud Flotilla e Global Movement to Gaza. Il ricordo di Vittorio Arrigoni. (Laura Tussi)

Marcia della pace, un fiume di gente come nel 2001

13 Ottobre 2025
È statauna marcia PerugiAssisi “che non si vedeva dal 2001 quando ci fu pochi giorni dopo l’invasione dell’Afghanistan seguita all’attacco alle Torri gemelle” quella di oggi. A dirlo è Flavio Lotti...

Medici, operatori umanitari e giornalisti: intervista a Elisabeth Di Luca in rotta su Gaza

07 Ottobre 2025
Lo scorso 30 settembre è partita la Conscience della Freedom Flotilla Coalition, con a bordo un centinaio tra medici, operatori umanitari, giornalisti ed equipaggio: nelle pro...

SONO SUPER!

06 Ottobre 2025
Matteo Merli è un illustratore e ha creato questa breve storia e ce l’ha mandata. Dice tutto quello che dovremmo avere già capito da tempo.

Video

Sbilanciamoci! Agire un'altra politica