Terra futura, Firenze: oltre il petrolio, oltre l'ingiustizia

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L'emergenza gas scattata negli ultimi tempi, il crescente costo del petrolio, l'improrogabile necessità di ridurre le emissioni di gas ad effetto serra e molte altre gravi problematiche ci impongono con urgenza una riflessione e ci sollecitano, oltre le questioni energetiche, a scoprire "strade alternative" a un modello socio-economico da più parti criticato.

In questa direzione si impegna Terra Futura, la mostra-convegno sulle buone pratiche della sostenibilità che si terrà per il terzo anno consecutivo a Firenze, Fortezza Da Basso, dal 31 marzo al 2 aprile 2006. Promosso e organizzato dalla Fondazione Culturale Responsabilità Etica Onlus per conto del sistema Banca Etica (Banca Etica, Consorzio Etimos, Etica SGR, Rivista "Valori") e da ADESCOOP - Agenzia dell'Economia Sociale s.c., l'evento è realizzato in partnership con Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete, Legambiente.

Tre giornate dedicate a progetti, esperienze e iniziative che sperimentano modelli di sostenibilità sul fronte economico, sociale e ambientale; un modo per dimostrare che il "futuro che vogliamo" trae origine dalle azioni quotidiane e dalle scelte di enti e istituzioni, imprese, associazioni, privati cittadini.
"La nostra Terra Futura: oltre il petrolio, oltre l'ingiustizia" è il titolo di Terra Futura 2006. "Un messaggio che - come spiega Ugo Biggeri, presidente della Fondazione culturale Responsabilità Etica Onlus - vuole tracciare il filo rosso di questa edizione in cui il petrolio viene assunto come simbolo di un modello di sviluppo non sostenibile. Sulla base della riflessione sui beni comuni iniziata già nel 2005, si porrà l'accento su alcuni evidenti paradossi che sono oggi sotto gli occhi di tutti. A partire dalla crisi energetica in corso, che ha forme molteplici: mentre in Russia assistiamo al razionamento del gas, da noi siamo in presenza di un sistema inefficiente e con sprechi. La seconda grave crisi, spesso connessa all'utilizzo delle risorse, - continua Biggeri -, è quella legata all'ingiustizia e alla povertà nel mondo. Sono temi forti di politica internazionale che ci sollecitano a gestire i beni comuni in maniera diversa e condivisa".

Attraverso il suo programma culturale e le numerose iniziative e buone pratiche messe in mostra nell'area espositiva, Terra Futura vuole dunque promuovere un nuovo modello socioeconomico-ambientale partendo dalla consapevolezza che le questioni sociali, ambientali ed economiche sono inscindibili. La tutela dell'ambiente non può prescindere dalla battaglia contro le ingiustizie, la finanza etica non può agire senza il rispetto dei popoli, i diritti dei lavoratori non trovano spazio senza abbattere lo sfruttamento...Tante sono le sfide lanciate a Terra Futura: un momento per dimostrare come queste utopie possano diventare realtà se si agisce insieme.
L'importanza di creare un percorso comune è dimostrato anche dall'impegno dei partner dell'evento: realtà molto diverse che, per la prima volta allo stesso tavolo, operano per individuare insieme risposte concrete a queste sfide.

La "strada comune" a Terra Futura prenderà forma in tre spazi dedicati agli stimoli culturali: la Piazza dedicata ai convegni, dove relatori, esperti, responsabili istituzionali condivideranno la loro conoscenza, l'Arena, dove saranno presentate nella pratica le buone prassi per il cambiamento e il Circolo dove sarà dato libero spazio al dibattito e alla conversazione con i "portatori del nuovo pensiero". Attesi personaggi e noti esperti e testimoni del mondo sindacale, politico, economico, accademico, del volontariato e del terzo settore, della cultura e dello spettacolo.

Fonte: Terra Futura

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