Primo maggio: stop al precariato e alla guerra in Iraq

Stampa

Nato come come momento di rivendicazione dei diritti dei lavoratori in ricordo dei martiri di Chicago, il 1° maggio di quest'anno è dedicato alla lotta contro il precariato, fenomeno ormai transnazionale. Il precariato sociale è divenuto un nuovo soggetto politico: milioni di donne e di uomini che in Italia e in Europa lavorano a futuro indeterminato e a salario incerto, di notte e di giorno, di sabato e di domenica. La giornata intende "rivendicare garanzia di reddito, contributi sociali e ferie, diritto di autorganizzazione sindacale e fine della discriminazione tra chi è precario e chi no, tra chi è part time e chi è full time, accesso sussidiato alla cultura, alla formazione, alla casa, alla sanità e ai servizi sociali di base, accesso al credito e alla possibilità di mutuo, limitazione del lavoro festivo e notturno e della turnazione e mobilità selvagge" - scrive Reporter Associati.

L'EuroMayDayParade di quest'anno è dedicata proprio a questo nuovo soggetto politico: al terziariato degli ipermercati e delle catene commerciali, dei servizi alle imprese e alle persone; al cognitariato della tecnologia dell'informazione e dell'industria della comunicazione e del pubblico impiego. Due manifestazioni si svolgono in contemporanea a Milano e Barcellona, ma si terranno iniziative anche a Parigi Londra e Berlino.

E' inoltre un 1° maggio contro un'economia di guerra e per il ritiro delle truppe d'occupazione dall'Iraq. "Siamo tutti arcobaleno e abbiamo scritto sul poster "Pace-Paz" con evidenti intenti zapateristi - afferma su il Manifesto di oggi Alex Foti, agitatore di ChainWorkers e "inventore" della MayDay Parade di Milano. "Barcellona e Roma hanno visto le più grandi manifestazioni per la pace al mondo, Italia e Spagna hanno il record di precarietà fra i paesi europei. Siamo da sempre contro l'occupazione dell'Iraq, ma oggi c'entrano soprattutto la flessibilità coatta in Europa, Melfi, gli intermittenti francesi, i ricercatori, gli scioperi selvaggi degli autoferrotranvieri. Ci poniamo il problema di Wal-Mart, Carrefour e Esselunga, certo senza trascurare quello di Rumsfeld e Cheney" - conclude Foti.

Oggi è anche il grande giorno dei mediattivisti. Sono previsti collegamenti audio e video all'indirizzo http://radio.uk1.indymedia.org:8100/mayday. Si può raccontare la parata a Indymedia inviando un sms al numero 348-4765606, oppure telefonando allo 02-45483636. Global Tv, la televisione intermittente, segue la parata in diretta con il satellite su TaxichannelHotBird13.0 Est. Global Radio è in diretta via fm, streaming web e satellite (info www.globalproject.info). Il sito ufficiale della MayDay è: www.euromayday.org. [GB]

Ultime su questo tema

Celebrato il pacificatore solo silenzio mentre a Gaza si continua a morire

20 Ottobre 2025
Arma infame: peggiorano fame e malattie. I coloni bloccano i camion e il valico di Rafah resta chiuso. Per debellare meningite, diarrea, malattie respiratorie ci vorrà un lavoro «gigantesco». ...

“L’accordo per Gaza deciso senza il minimo coinvolgimento dei palestinesi”.

14 Ottobre 2025
Intervista a Maria Elena Delia, referente per l’Italia della Global Sumud Flotilla e Global Movement to Gaza. Il ricordo di Vittorio Arrigoni. (Laura Tussi)

Marcia della pace, un fiume di gente come nel 2001

13 Ottobre 2025
È statauna marcia PerugiAssisi “che non si vedeva dal 2001 quando ci fu pochi giorni dopo l’invasione dell’Afghanistan seguita all’attacco alle Torri gemelle” quella di oggi. A dirlo è Flavio Lotti...

Medici, operatori umanitari e giornalisti: intervista a Elisabeth Di Luca in rotta su Gaza

07 Ottobre 2025
Lo scorso 30 settembre è partita la Conscience della Freedom Flotilla Coalition, con a bordo un centinaio tra medici, operatori umanitari, giornalisti ed equipaggio: nelle pro...

SONO SUPER!

06 Ottobre 2025
Matteo Merli è un illustratore e ha creato questa breve storia e ce l’ha mandata. Dice tutto quello che dovremmo avere già capito da tempo.

Video

Sbilanciamoci! Agire un'altra politica