Pena di morte: un coro di no da 300 città del mondo

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Stasera 300 città del mondo illuminano i propri monumenti simbolo per dire no alla pena di morte. L'iniziativa nasce dalla Comunità di Sant'Egidio promotrice dell'Appello per una Moratoria universale che ha raccolto oltre 5 milioni di adesioni in 150 paesi del mondo. Lanciata nel 2002 in accordo con tutti gli organismi mondiali attivi nel settore (World Coalition Aganist the Death Penalty), la Giornata Internazionale delle Città contro la Pena di Morte è fissata il 30 novembre, data che ricorda la prima abolizione della pena capitale nel Granducato di Toscana, il 30 novembre 1786.

Quest'anno oltre 300 città del mondo hanno aderito all'iniziativa, tra cui: Madrid, Barcellona, Vienna, Bruxelles, Ginevra, Berlino, Parigi, Dublino, Copenaghen e Stoccolma, in Europa; ma anche l'Albania con Tirana e il Kosovo, per la prima volta. Hanno anche aderito Buenos Aires, San Salvador, Bogotà e Medellin (Colombia); Canberra e Wellington; Atlanta, Porto Alegre (Brasile) e Montreal; Tokyo accenderà un monumento per dire no alla pena di morte; tra le numerose città italiane coinvolte nella mobilitazione: Milano, Firenze, Napoli, Genova, Palermo, Torino, Venezia. E per la la prima volta il Presidente del Messico Fox, a nome del Governo messicano e di Città del Messico ha aderito proponendo anche una iniziativa di riforma Costituzionale che intende sopprimere in modo definitivo la pena di morte nel Paese.

Nei giorni scorsi è stato presentato al Senato il disegno di legge per l'Istituzione del 30 novembre come "Giornata Nazionale contro la pena di morte". Stasera 30 novembre dalle ore 19.00 è previsto il collegamento con Roma, al Colosseo, nel corso della manifestazione conclusiva che è cominciata stamane col convegno No alla pena di morte". All'interno del programma della "Festa della Toscana", 250 scuole della Toscana hanno innalzato bandiere contro la pena di morte.

Erano 66 nel 200 e sono tuttora 63 le nazioni al mondo che prevedono la pena di morte, mentre solo 29 di essi hanno compiuto esecuzioni lo scorso anno (34 nel 2002). Ma il numero delle esecuzioni è in aumento, passando dalle 4101 del 2002 alle 5599 dello scorso anno. In cima alla lista vi è la Cina che ne ha effettuate almeno 5000 (circa l'89,3% del totale mondiale e 400 in più del 2002) seguita da Iran (154), Iraq (113 fino al 9 aprile 2003), Vietnam (69) e Stati Uniti (65). Bielorussia e Uzbekistan sono gli ultimi paesi dell'ex Unione Sovietica a praticare ancora la pena di morte e costituiscono l'ostacolo finale da superare per rendere l'Europa e l'Asia centrale una "zona libera dalla pena di morte" - comunica Amnesty International che mette in rilievo i progressi dei Paesi africani verso l'abolizione della pena capitale. [GB]

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