Omofobia: Giornata mondiale, in 80 Paesi l'omosessualità è reato

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Oggi 17 maggio si celebra la Terza giornata internazionale contro l'omofobia, cioè la "paura e avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuli" spesso generata dal pregiudizio culturale.

Sono più di 40 le nazioni che aderiscono con varie iniziative alla Giornata contro l'omofobia, e lo scorso anno il supporto è arrivato anche dal Parlamento europeo con una Risoluzione sull'omofobia in Europa. Anche quest'anno prosegue la campagna di sensibilizzazione delle istituzioni (Comuni, Province e Regioni) affinché approvino un ordine del giorno contro l'omofobia.

La scelta del 17 maggio come giornata fa riferimento al 1990, quando l'Assemblea generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) eliminò l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Nel gennaio del 2006, è giunto il supporto anche dal Parlamento europeo che approva a larga magioranza una Risoluzione sull'omofobia in Europa, con la quale si condanna l'omofobia e si "sollecitano vivamente gli Stati membri e la Commissione a intensificare la lotta all'omofobia mediante un'azione pedagogica, ad esempio attraverso campagne contro l'omofobia condotte nelle scuole, le università e i mezzi d'informazione, e anche per via amministrativa, giudiziaria e legislativa".

Sono 80 i Paesi al mondo che prevedono nel loro codice penale il reato di omosessualità, e di questi una decina attua addirittura la pena di morte. "La giornata ha il senso di ricordare che è ancora molto diffuso l'odio verso gli omosessuali" - ha spiegato Aurelio Mancuso, neo presidente nazionale dell'Arcigay, che poi ha ricordato come "anche nell'Occidente democratico e pluralista ci sono ancora atti di violenza contro lgi omosessuali".

Amnesty Italia prende parte alle iniziative della Giornata mondiale contro l'omofobia e annuncia una propria delegazione al Gay Pride di Riga. "La Giornata mondiale contro l'omofobia rappresenta un'importante occasione per ribadire l'impegno di Amnesty International, al fianco delle altre associazioni e organizzazioni non governative, contro ogni forma di discriminazione a causa dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere e per la prevenzione delle violazioni dei diritti umani perpetrate nei confronti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender in tutto il mondo" - ha dichiarato Paolo Pobbiati, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International. "L'orientamento sessuale, al pari del genere e della razza, fa parte dei caratteri fondamentali dell'identità umana e in quanto tale va tutelato come diritto umano nel senso più completo del termine".

A partire da oggi, sul sito della Sezione Italiana di Amnesty International è on line "Pink Network", una rete di attivazione per i diritti umani di lesbiche, gay, bisessuali e trasgender. Attraverso l'invio periodico di una newsletter elettronica, sarà possibile attivarsi in prima persona per la difesa dei diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender, partecipando alle attività che Amnesty International svolge in tutto il mondo per difendere i loro diritti umani.

La Sezione Italiana di Amnesty International ha inoltre annunciato la propria partecipazione al Gay Pride che si terrà a Riga, in Lettonia, il prossimo 3 giugno, all'interno di una delegazione di attivisti e attiviste del movimento per i diritti umani provenienti da 11 paesi. A Riga, Amnesty International ribadirà l'inviolabilità del diritto alla libertà di espressione e porterà la propria solidarietà alle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender della Lettonia.

Negli ultimi anni, le manifestazioni legate al Gay Pride nel paese baltico sono state caratterizzate da divieti da parte delle autorità e da violente proteste di contro-dimostranti. Amnesty International chiede al governo della Lettonia di assicurare lo svolgimento della manifestazione in completa sicurezza per i partecipanti, garantendo il diritto a non vedere minacciata la loro libertà di espressione, il diritto di riunirsi pacificamente e quello di non essere discriminati sulla base del loro orientamento sessuale o dell'identità di genere. [GB]

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