Le donne contro la guerra per un'altro 2 giugno

Stampa

Il 2 giugno è la festa della Repubblica, dunque della sua popolazione tutta, unificata dai valori fondativi della repubblica stessa, cioè il lavoro, (non il mercato), l'eguaglianza, lo sviluppo della persona, la promozione di essa per sè e in tutte le formazioni sociali in cui opera (non la competizione), il ripudio della guerra e non l'esaltazione militare.

La preghiamo con molta e forte insistenza di ridare al 2 giugno il suo valore di festa popolare ripristinando come centro della ricorrenza il ricevimento al Quirinale per tutte le espressioni di lavoro e di promozione sociale e di invitare tutte le città italiane a fare altrettanto in giardini e piazze. Le forze armate hanno una loro data e ricorrenza e a noi non pare nè piacevole nè corretto che invadano altre date e luoghi e valori.

Già il 25 aprile sta progressivamente perdendo il suo aspetto di festa della liberazione e della libertà e della gioia per la pace finalmente arrivata, per diventare una ricorrenza militare. Siamo preoccupate e anche indignate per un evidente scivolamento verso il militarismo in un momento nel quale la guerra e soprattutto questa guerra all'Iraq, ingiusta e senza legittimazione internazionale, coinvolge anche truppe del nostro paese.

Mentre l'opinione pubblica mondiale è sconvolta per il disvelamento delle torture e della sistematica violazione dei diritti umani in Iraq da parte della coalizione occupante, sentiamo come un dovere etico dissociare le responsabilita' dell'Italia da coloro che hanno condotto questa guerra con tutti i suoi orrori. In difesa del ripudio della guerra solennemente inscritto nella nostra Costituzione e per dare un segnale di pace e di solidarietà alle vittime, chiediamo che quest'anno il 2 giugno venga ufficialmente sospesa la parata militare sui Fori Imperiali.

Convenzione permanente delle donne contro la guerra

Ultime su questo tema

Celebrato il pacificatore solo silenzio mentre a Gaza si continua a morire

20 Ottobre 2025
Arma infame: peggiorano fame e malattie. I coloni bloccano i camion e il valico di Rafah resta chiuso. Per debellare meningite, diarrea, malattie respiratorie ci vorrà un lavoro «gigantesco». ...

“L’accordo per Gaza deciso senza il minimo coinvolgimento dei palestinesi”.

14 Ottobre 2025
Intervista a Maria Elena Delia, referente per l’Italia della Global Sumud Flotilla e Global Movement to Gaza. Il ricordo di Vittorio Arrigoni. (Laura Tussi)

Marcia della pace, un fiume di gente come nel 2001

13 Ottobre 2025
È statauna marcia PerugiAssisi “che non si vedeva dal 2001 quando ci fu pochi giorni dopo l’invasione dell’Afghanistan seguita all’attacco alle Torri gemelle” quella di oggi. A dirlo è Flavio Lotti...

Medici, operatori umanitari e giornalisti: intervista a Elisabeth Di Luca in rotta su Gaza

07 Ottobre 2025
Lo scorso 30 settembre è partita la Conscience della Freedom Flotilla Coalition, con a bordo un centinaio tra medici, operatori umanitari, giornalisti ed equipaggio: nelle pro...

SONO SUPER!

06 Ottobre 2025
Matteo Merli è un illustratore e ha creato questa breve storia e ce l’ha mandata. Dice tutto quello che dovremmo avere già capito da tempo.

Video

Sbilanciamoci! Agire un'altra politica