Le carovane arcobaleno verso il 20 marzo

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Con la conferenza stampa è partita la lunga rincorsa dei movimenti e delle organizzazioni italiane che hanno aderito alla giornata mondiale di mobilitazione contro la guerra, il prossimo 20 marzo. Fabio Alberti, di Un ponte per Baghdad, ha spiegato che "il primo intento della manifestazione è dimostrare la solidarietà europea e italiana al movimento pacifista negli Usa, che si trova in un momento molto delicato e ha, forse per la prima volta nella storia, anche la possibilità di decidere l'esito della campagna elettorale". Le reti del Forum Sociale Europeo tra cui la Tavola della Pace e Rete di Lilliput sono le realtà che hanno aderito all' appello della coalizione americana che chiede "con forza la fine dell'occupazione e del controllo da parte delle corporazioni dell'Iraq con il ritorno immediato delle truppe".

Alessandra Mecozzi, dell'ufficio internazionale della Fiom ha illustrato le carovane che andranno in Medio Oriente: "Abbiamo sperimentato in molte occasioni l'efficacia dell'interposizione pacifica e della diplomazia dal basso - ha continuato Mecozzi - ed è per questo che alcune centinaia di pacifisti italiani manifesteranno il 20 marzo in Turchia, in Israele-Palestina, in Iraq e in Iran". L'intento di queste carovane in Medio Oriente è quello di "incontrare gli uomini e le donne con cui abbiamo costruito, in lunghi anni di impegno quotidiano, relazioni forti di società civile, diplomazia dal basso, azioni e proposte per la protezione e la sicurezza di tutte le popolazioni civili".

A seguire Riccardo Troisi, della Rete Lilliput, ha illustrato le carovane di pace che saranno " tre minibus ecocompatibili partiranno dal sud, dal nord ovest e dal nord est per convergere lentamente su Roma, raccogliendo lungo il percorso le firme dei comuni che vorranno dichiararsi contro la guerra, e collegando la protesta contro la guerra in Iraq e in Afghanistan alle mille iniziative locali che cercano di dare un senso più ampio e completo alla parola pace". Nella presentazione delle carovane Toisi ha sottolineato che " l'iniziativa vuole radicarsi ed espandersi attraverso il coinvolgimento della pluralità dei soggetti sociali e attraverso un impegno diffuso e ampio per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione, per i diritti e la giustizia sociale". Intanto continua la firma "Chiedi un voto di pace" che ha gia raggiunto le prime 2175 firme in due giorni. Da ricordare che la petizione analoga dell'anno scorso era stata sottoscritta complessivamente da
8000 persone. L'andamento verra' aggiornato con cadenza giornaliera.

Altre fonti: Carta, United for Peace

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