L'Africa in aiuto all'Occidente

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Si apre il 18 marzo 2005, ad Ancona, il Convegno Internazionale "L'Africa in piedi in aiuto all'occidente". Per il quarto anno consecutivo il mondo associativo e la Provincia di Ancona, in Collaborazione con l'Università, il Centro Missionario di Ancona e le Comunità africane marchigiane, si incontrano per dare voce all'Africa. "Questo convegno è uno dei pochi che si tiene in Italia in cui gli italiani, più che parlare, ascoltano gli africani" commenta Eugenio Melandri, coordinatore nazionale della Campagna Chiama l'Africa, che insieme all'Agesci, i Beati Costruttori di Pace, Cipsi, Comunità Volontari per il Mondo, Conferenza degli Istituti Missionari in Italia, Emmaus Italia, Operazione Colomba, Pax Christi, Ass. Punto Critico, Missionari Scalabriniani, le riviste Missione Oggi e Nigrizia, insistono con il proporre l'Africa con un'angolatura completamente differente da quella del continente bisognoso degli aiuti e ,in generale, del mondo occidentale.

Le voci che contribuiscono a questa tre giorni sono fondamentali nell'attualità africana, a partire da Albert Tevoedjré, economista e sociologo già ministro del Lavoro nel suo paese, il Benin, e rappresentante speciale per la Costa d'Avorio all'Onu fino al 31 gennaio scorso.

Parteciperà ai lavori Bernardo Bernardi, figura storica dell'antropologia italiana, insieme a molti altri studiosi e addetti ai lavori di questioni che non rigurdano solo gli africani, ma che coinvolgono soprattutto i nostri interessi, i nostri aiuti. Non a caso il titolo del Convegno riprende una pubblicazione di Anne-Cècile Robert, giornalista de "Le Monde Diplomatique" e tra i relatori di questo appuntamento, che propone appunto un Occidente bisogno dell'aiuto africano, a sovvertire il nostro stereotipo sull'Africa.

Proprio perchè dobbiamo innanzitutto cambiare noi, il primo atto del Convegno sarà il lancio della Campagna per la Moratoria del commercio delle armi leggere in Africa, le armi che più uccidono nelle quotidiane guerre africane, purtroppo silenziate. L'Italia ha da sempre un ruolo primario nel commercio di queste armi, non bisogna dimenticare che una la vita di un uomo (ahimè anche di donne e bambini) costa spesso il prezzo esiguo di una pallottola.

Come ogni anno, centinaia di giovani animeranno un incontro in cui il pubblico e i relatori si fonderanno nel dibattito del sabato pomeriggio "Africa-Europa: tra storia e futuro", moderato da Jean-Leonard Touadi, con i grandi vecchi Albert Tevoedjre e Bernardo Bernardi. E i vecchi, in Africa, sono la saggezza, l'esperienza e la sicurezza del futuro.

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