Italia: si conclude la Carovana Antimafia

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L'ottava edizione della Carovana Nazionale Antimafia, organizzata da Libera, Arci e Avviso Pubblico sta per concludersi. Partita nel febbraio 2003 l'iniziativa ha raggiunto ben 16 Regioni italiane e finisce il suo cammino con l'ultima tappa in Sicilia. Tema del cammino di quest'anno è stato: "In viaggio per la legalità e la giustizia sociale". "Un itinerario che - come presisa Don Ciotti di Libera - ha come meta non solo contrastare mafia, i poteri criminali e attività illegali, ma anche contribuire a creare più giustizia e maggior legalità per difendere e garantire chi è schiacciato dalle tante ingiustizie e sopraffazioni che tutti conosciamo".

La scelta della definizione "carovana", parola che deriva dal vocabolario persiano (karawan) per indicare un "gruppo di persone che attraversano insieme, con carri e bestie da soma, luoghi deserti o pericolosi" esprime non solo l'idea di viaggio, ma anche quella del "camminare insieme" là dove - tra deserto e luoghi pericolosi - può essere poco prudente avventurarsi da soli. Poichè nessun territorio è esente dall'infiltrazione "camaleontica" della mafia, obiettivo della Carovana è quello di sensibilizzare, coinvolgere e informare tutta la società civile sulle problematiche legate alla mafia e ai diversi fenomeni di illegalità presenti sul territorio. In linea con questa volontà, la tappa siciliana ha visto un concreto coinvolgimento dei giovani con incontri nelle scuole.

Intanto Terrelibere presenta sul prorio sito web l'inchiesta sulla storia recente dell'Università di Messina denunciando le "presenze mafiose, certo irrilevanti in termini puramente quantitativi, in rapporto ai 50.000 del totale dei presenti nell'ateneo, ma rilevantissime in termini qualitativi e smascherando le reti di relazioni e i meccanismi affaristici, basati sull'uso strumentale e sistematico della violenza, che sono riusciti a costruire". [RB]

Altre Fonti: Terrelibere

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