Italia: continua lo sciopero della fame a Bologna

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Le olimpiadi, in questi giorni, non sono solo ad Atene: a Bologna, in piazza Nettuno, si trova un ragazzo che corre per raggiungere un podio senza medaglie. Alessandro Tolu, 30 anni, residente a Dolianova, in provincia di Cagliari, ha raccolto la staffetta iniziata dal bolognese "Falco nel Vento" (al secolo, Alberto Cantoni), rispettando uno sciopero della fame in favore della pace, cercando di sensibilizzare i passanti, l'opinione pubblica ed i media, sulla questione delle truppe italiane in Iraq. La protesta, pacifica e silenziosa, si svolge nella piazza principale di Bologna, il Nettuno, dove Alessandro Tolu rimane, giorno e notte. L'iniziativa è partita da Alberto Cantoni, dieci giorni fa. Alberto Cantoni è già noto, tra l'altro, per aver corso a piedi tutta l'Italia con le bandiere della pace: un viaggio durato settimane per diffondere un messaggio di pace tra la gente, strada per strada.

Dieci giorni fa, in prossimità dello scadere del 15 agosto, uno degli ultimatum che erano stati diffusi su internet da alcuni gruppi terroristici, ha deciso di manifestare digiunando fino a quando le forze glielo avrebbero consentito. "Più ancora della fame e della scomodità di rimanere sempre fermo in piazza - notte e giorno - quello che mi sta mettendo alla prova è l'indifferenza e l'ignoranza di tanti..." sono le parole di Albero dal suo blog su internet (http://www.resistenti.splinder.com); "Oggi anche l'Italia" - si legge nel suo comunicato stampa - "che storicamente ha sempre cercato un ruolo di mediazione e di pace nei conflitti mediorientali, è obiettivo del terrorismo. [...] Il terrorismo si previene non con le guerre che alimentano l'odio e lo sfruttamento, l'indebitamento dei popoli.ma con un'economia solidale, uno scambio ed un uso equo delle risorse, ascoltando e rispettando le voci che provengono da culture differenti, difendendo i diritti umani fondamentali."

A Bologna è stato ricevuto anche dal sindaco Cofferrati, che ha apprezzato l'iniziativa ed ha promesso un costante controllo sanitario. Dopo una prima aggressione subita da Alberto Cantoni, durante i primi giorni, c'è un controllo frequente anche di diversi corpi delle forze dell'ordine. A Cagliari, altre persone hanno seguito il suo esempio, ed ora è Alessandro Tolu, venuto appositamente dalla Sardegna, a portare avanti il suo messaggio "promuovendo questa staffetta, con la speranza che anche altri, non solo qui a bologna, possano continuare questa manifestazione. Condivido il messaggio di Falco nel Vento " - continua Tolu - " e sono qui per solidarizzare con la sua iniziativa; è a volte difficile rimanere qui con l'indifferenza di molti, ma questa è una iniziativa che può avere un effetto ed un simbolismo dirompente, specie se ci sarà anche il contributo di altre persone."

Gianluca Altieri

Mi chiamo Alessandro Tolu, ho 30 anni e vivo in Sardegna nella provincia di Cagliari. L'11/08/2004 il mio amico Alberto Cantoni (noto come Falco nel Vento) ha deciso, vista l'URGENZA DELLA SITUAZIONE, di iniziare uno sciopero della fame per protestare contro la guerra in Iraq.Ha presidiato Piazza Nettuno a Bologna con cartelli,volantini , raccolte di firme e la sua presenza continua in sciopero della fame. Spinto da un sentimento di solidarietà e condividendone le motivazioni, io e altri 4 amici abbiamo aderito alla sua coraggiosa iniziativa affiancandolo a distanza con uno sciopero della fame durato 4 giorni in piazza Yenne a Cagliari. Altre persone che condividono i nostri desideri e metodi, stanno scioperando in altre città d'Italia insieme a me. Dal 20/08/2004 mi trovo a Bologna,sempre in Piazza Nettuno come sostituto di Falco nel Vento nello sciopero della fame ad oltranza per imprimere forza continuativa alla protesta da lui promulgata. Come libero cittadino di questo mondo, avverto la GRAVITA' della situazione in mediorente che rischia di compromettere l'incolumità umana aumentando il sentimento di odio reciproco fra popoli e culture diverse. L'articolo 11 della costituzione italiana che specifica chiaramente il ripudio della guerra come mezzo per risolvere i conflitti internazionali, è stato vergognosamente ignorato dal governo Berlusconi. 100 milioni di persone hanno manifestato contro la guerra preventiva del governo americano in tutto il mondo, 4 milioni di bandiere arcobaleno sono state appese nei balconi. Chiediamo con forza un mondo diverso da quello attuale, chiediamo un mondo di pace.

Firmato

Alessandro Tolu ([email protected])

Fonte: Resistenti per la pace

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