Iraq: fronte sempre caldo e la nuova costituzione

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A meno di un mese dalle drammatiche notizie sul nuovo assedio alla città di Falluja, il Consorzio Italiano di Solidarietà (Ics) esprime forte preoccupazione per la situazione nel governatorato di Anbar. Attualmente la zona più colpita è quella centrale, in cui si stanno concentrando le azioni della forza multinazionale e dell'esercito iracheno. Nei giorni scorsi gli scontri sono stati violentissimi e hanno coinvolto soprattutto la città di Haditha, a nord-ovest di Ramadi, e uno dei suoi sobborghi, le fattorie di Barwana.

Secondo fonti interne alla stessa Forza Multinazionale, quest'ultima si starebbe preparando ad una nuova offensiva. E' realistico ipotizzare in breve tempo un assedio alla città di Haditha con conseguente fuga dei civili estranei ai combattimenti. Ics da tempo denuncia l'aggravarsi della situazione umanitaria in tutta l'area del governatorato e le drammatiche conseguenze dei ripetuti attacchi e assedi sulla popolazione civile. In questo momento Ics, che nella regione di Anbar gestisce un programma di prima assistenza per gli sfollati, nonché di monitoraggio continuo delle necessità della popolazione, si sta preparando per fronteggiare questa nuova crisi.

Intanto a poco meno di due settimane dalla presentazione della bozza della nuova Costituzione irachena quattro organizzazioni internazionali attive nella protezione dei diritti dell'infanzia - Terre des hommes Italia, Enfant du Monde-Droits de l'Homme (EMDH), Save the Children UK e War Child, in partnership con l'UNICEF - hanno organizzato un seminario sul tema "Difesa dei Diritti dell'Infanzia nella Costituzione irachena". Il workshop, che si è tenuto ad Amman nella settimana dal 22 al 29 luglio ha visto a fianco delle organizzazioni promotrici la presenza di alcune ONG locali* e di una trentina di esponenti di tutti i governatorati della società civile irachena esperti di diritti dell'infanzia. Alla fine del workshop tutti i partecipanti si sono impegnati a fare attività di advocacy e di sensibilizzazione per spiegare alla popolazione irachena l'importanza dei diritti dell'infanzia.

"Possiamo anticipare fin da ora che su un punto fondamentale è stato raggiunto il pieno accordo: tutte le ONG presenti, sia promotrici sia locali, concordano che nella bozza costitutiva dovrà essere inserito un articolo in cui si dice inequivocabilmente che nessuna professione di fede potrà ledere i diritti dell'infanzia irachena, pur nel pieno rispetto di tutte le religioni presenti sul territorio", ha dichiarato il rappresentante di Terre des hommes presente ad Amman. Alla fine del workshop mirato a sensibilizzare le ONG locali e gli esponenti della società civile irachena sull'importanza di inserire nel testo della nuova Costituzione - che verrà presentata il 15 agosto prossimo e poi sottoposta a referendum popolare il successivo 15 ottobre - sono stati elaborati i primi suggerimenti per i legislatori che lavorano alla bozza costitutiva. "L'impegno per l'inserimento dei pari diritti fra le bambine e i bambini nella bozza della nuova Costituzionea che sarà la pietra miliare della futura società irachena, rappresenterebbe per Terre del hommes una pre-condizione positiva per avviare il Paese sulla via di una reale democrazia", ha dichiarato Raffaele Salinari, presidente di Terre des hommes, l'ONG promotrice e organizzatrice del workshop.

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