Idra: esplosioni per l'alta velocità, problemi al Mugello

Stampa

E' durato tre ore l'incontro che il 27 luglio l'associazione ecologista fiorentina Idra ha ottenuto - presso la sede di Novoli della Regione Toscana - col presidente dell'OAN (Osservatorio Ambientale Nazionale sulla tratta Alta Velocità Bologna-Firenze) prof. Raffaello Nardi e con altri membri dell'organismo di controllo, a proposito delle conseguenze provocate dai cantieri aperti per la costruzione della tratta TAV Bologna-Firenze. Sono intervenuti nella circostanza anche tecnici dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (ARPAT), che hanno consegnato a Idra la cartografia aggiornata dei gravi impatti idrogeologici della TAV su torrenti, sorgenti e pozzi.

La delegazione di Idra era guidata dal portavoce Girolamo Dell'Olio. Il primo argomento trattato è stato quello della demolizione e ricostruzione - a Scarperia e a Borgo San Lorenzo - del rivestimento definitivo di una galleria, prima ancora della posa dei binari. Idra ha chiesto ragguagli sulle risposte - considerate non del tutto soddisfacenti - ricevute dall'Osservatorio in merito agli ultimi guai provocati in Mugello dalla cantierizzazione TAV. Com'è noto, le mine adoperate per la demolizione, senza preavvisare la cittadinanza e probabilmente senza stimare in modo adeguato i possibili contraccolpi in superficie, hanno provocato un effetto-terremoto, spavento e lesioni. Nei verbali della riunione dell'Osservatorio dedicata ad analizzare anche queste richieste di chiarimento inoltrate da Idra si legge che "si è verificato uno scollamento nel processo informativo del territorio". Il rappresentante della TAV "ammette la mancanza di informazione da parte di Cavet, Italferr e TAV" (ben tre soggetti, dunque, risultano essersi "distratti"!), e "si impegna affinché tale situazione non si ripeta in futuro". Conclusione testuale: "l'Osservatorio Ambientale prende atto dell'assunzione di responsabilità da parte di TAV dell'accaduto con il conseguente impegno di TAV e Italferr tramite il Consorzio Cavet ad avvertire in anticipo gli Enti Locali interessati". Decisamente troppo poco, a giudizio dell'associazione fiorentina. E' singolare che i danneggiati siano stati informati solo da Idra - e non dall'Osservatorio o dalla TAV stessa - di questa "ammissione" e "assunzione di responsabilità", ha commentato Dell'Olio. Che ha anche chiesto come mai siano state accettate le scuse (fra le quattro pareti dell'Osservatorio, peraltro) senza adottare alcun provvedimento. A un cittadino qualsiasi toccherebbe altrettanta disponibilità da parte di organi pubblici di controllo? Il rappresentante della Regione Toscana nell'Osservatorio si è impegnato di conseguenza a verificare presso la Regione stessa o presso l'Osservatorio se vi siano le circostanze per l'adozione di misure di qualche tipo.

Ma c'è un altro aspetto molto inquietante in tutta questa vicenda, che ha a che fare con la qualità della cantierizzazione e/o con la completezza dell'informazione. Perché, ha chiesto Idra all'Osservatorio, secondo la prima versione ufficiale (nella lettera inviata il 24 marzo dall'Osservatorio) l'ampiezza delle demolizioni necessarie in galleria si limitava a soli 150 metri, mentre tre mesi dopo (il 29 giugno) l'Osservatorio riferiva che "il tratto in analisi" è di oltre 600 metri, aggiungendo addirittura che "non vi è una progressiva definita di fine delle demolizioni"? Quali conclusioni può trarre da questo livello di approssimazione il cittadino (se e quando un'associazione come Idra riesce a tirar fuori dai cassetti queste notizie), se scopre poi che "le verifiche vengono fatte via via che avanzano le demolizioni, e quindi verrà deciso successivamente a quale progressiva fermarsi"? Durante l'incontro l'associazione ha appreso che sulla tratta è attiva una commissione di collaudo in corso d'opera col compito istituzionale di verificare la plausibilità costruttiva delle gallerie: proprio ad essa Idra chiederà dunque la pubblicizzazione dei risultati della verifica di tutte le gallerie TAV dell'Appennino sotto il profilo statico/strutturale, verifica che "non è di competenza dell'Osservatorio" (come si legge nella risposta trasmessa il 29 giugno).

Ultime su questo tema

Celebrato il pacificatore solo silenzio mentre a Gaza si continua a morire

20 Ottobre 2025
Arma infame: peggiorano fame e malattie. I coloni bloccano i camion e il valico di Rafah resta chiuso. Per debellare meningite, diarrea, malattie respiratorie ci vorrà un lavoro «gigantesco». ...

“L’accordo per Gaza deciso senza il minimo coinvolgimento dei palestinesi”.

14 Ottobre 2025
Intervista a Maria Elena Delia, referente per l’Italia della Global Sumud Flotilla e Global Movement to Gaza. Il ricordo di Vittorio Arrigoni. (Laura Tussi)

Marcia della pace, un fiume di gente come nel 2001

13 Ottobre 2025
È statauna marcia PerugiAssisi “che non si vedeva dal 2001 quando ci fu pochi giorni dopo l’invasione dell’Afghanistan seguita all’attacco alle Torri gemelle” quella di oggi. A dirlo è Flavio Lotti...

Medici, operatori umanitari e giornalisti: intervista a Elisabeth Di Luca in rotta su Gaza

07 Ottobre 2025
Lo scorso 30 settembre è partita la Conscience della Freedom Flotilla Coalition, con a bordo un centinaio tra medici, operatori umanitari, giornalisti ed equipaggio: nelle pro...

SONO SUPER!

06 Ottobre 2025
Matteo Merli è un illustratore e ha creato questa breve storia e ce l’ha mandata. Dice tutto quello che dovremmo avere già capito da tempo.

Video

Sbilanciamoci! Agire un'altra politica