Disarmo climatico

Stampa

 Disarmo climatico, tre giorni di analisi e approfondimento a Trento

L'impatto ambientale di armi e guerre e i percorsi collettivi per la sicurezza climatica. Appuntamento il 27, 28 e 29 ottobre. 

Il disarmo climatico come elemento necessario ad evitare la crisi ambientale ed ecologica. La crisi climatica è già oggi un problema esistenziale per l’intera umanità: non si tratta più di una minaccia all’orizzonte, ma è ben concreta nella quotidianità di molti angoli del mondo.  Se la minaccia è globale e vogliamo trovare una possibile soluzione abbiamo dunque bisogno di una risposta che deve essere per sua natura altrettanto globale. Sarebbe però un errore affrontare la crisi climatica come una questione meramente “ambientale”: serve un approccio interdisciplinare, internazionale e olistico. In una parola: politico. In tale ottica si inserisce il tema del “disarmo climatico” cioè l’analisi (e la decostruzione) della connessione tra cambiamento climatico e strutture e sistemi militari, compresa la militarizzazione della risposta ai cambiamenti climatici (e ai loro effetti ben visibili sia sui territori che sulle popolazioni).  

Il disarmo climatico come elemento necessario ad evitare la crisi ambientale ed ecologica. Parte da questo concetto la tre giorni di incontri e approfondimenti che si svolgerà a Trento il 27, 28 e 29 ottobre organizzata da la Rete Italiana Pace e Disarmo, l’Associazione 46° Parallelo e il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani (in collaborazione con il MUSE Museo delle scienze), e l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente e Trentino, Agenda 2030. Le giornate avranno come obiettivo quello di scattare un'istantanea sulle minacce legate al cambiamento climatico, sempre più concrete e quotidiane. Soprattutto, avranno il compito di parlare di possibili soluzioni. Se la minaccia è globale, c'è infatti bisogno di una risposta altrettanto globale. In questa ottica si inserisce il tema del “disarmo climatico” cioè l’analisi (e la decostruzione) della connessione tra cambiamento climatico e strutture e sistemi militari, compresa la militarizzazione della risposta ai cambiamenti climatici e ai loro effetti ben visibili sia sui territori sia sulle popolazioni. 

Nel primo appuntamento al Muse, giovedì 27 ottobre ore 20.30, nel corso di una serata aperta al pubblico, si parlerà di come scienza e società civile possano essere a sostegno di percorsi di sicurezza climatica collettiva. Gli incontri del 28 e 29 ottobre, saranno invece organizzati in sessioni tematiche, per approfondire l’approccio sistemico del disarmo climatico, analizzando con esperti e attori interessati l’impatto ambientale di armi e guerre ed elaborando percorsi collettivi possibili verso un futuro di sicurezza climatica globale. Le sessioni si occuperanno di approfondire l'impatto delle politiche di militarizzazione su clima ed emergenza ambientale, come il cambiamento climatico impatta su conflitti, territori, popolazioni e il ruolo della transizione verso la sicurezza climatica. Gli incontri si svolgeranno nella sala di Rappresentanza del Consiglio Regionale della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, venerdì 28 ottobre dalle 14.00 alle 18.00 e sabato 29 ottobre dalle 9.00 alle 12.00.

Per informazioni ed iscrizioni ai seminari del 28 e 29: http://www.retepacedisarmo.org - [email protected]

Ultime su questo tema

Celebrato il pacificatore solo silenzio mentre a Gaza si continua a morire

20 Ottobre 2025
Arma infame: peggiorano fame e malattie. I coloni bloccano i camion e il valico di Rafah resta chiuso. Per debellare meningite, diarrea, malattie respiratorie ci vorrà un lavoro «gigantesco». ...

“L’accordo per Gaza deciso senza il minimo coinvolgimento dei palestinesi”.

14 Ottobre 2025
Intervista a Maria Elena Delia, referente per l’Italia della Global Sumud Flotilla e Global Movement to Gaza. Il ricordo di Vittorio Arrigoni. (Laura Tussi)

Marcia della pace, un fiume di gente come nel 2001

13 Ottobre 2025
È statauna marcia PerugiAssisi “che non si vedeva dal 2001 quando ci fu pochi giorni dopo l’invasione dell’Afghanistan seguita all’attacco alle Torri gemelle” quella di oggi. A dirlo è Flavio Lotti...

Medici, operatori umanitari e giornalisti: intervista a Elisabeth Di Luca in rotta su Gaza

07 Ottobre 2025
Lo scorso 30 settembre è partita la Conscience della Freedom Flotilla Coalition, con a bordo un centinaio tra medici, operatori umanitari, giornalisti ed equipaggio: nelle pro...

SONO SUPER!

06 Ottobre 2025
Matteo Merli è un illustratore e ha creato questa breve storia e ce l’ha mandata. Dice tutto quello che dovremmo avere già capito da tempo.

Video

Sbilanciamoci! Agire un'altra politica