Onu: prioritari gli Obiettivi del Millennio, ma l'Italia è in ritardo

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"E' necessario promuovere un'azione comune, in particolare per quanto riguarda l'Africa, per combattere la povertà e favorire lo sviluppo" - ha affermato ieri il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon nel suo intervento di apertura della 63esima Assemblea Generale dell'Onu. "I problemi che il mondo deve fronteggiare sono "enormi" e l'attenzione mondiale deve focalizzarsi "sulla tutela dei diritti umani e sulla sicurezza internazionale" - ha detto Ban Ki-Moon nel corso del suo intervento al dibattito generale, chiedendo ai leader mondiali di essere "coraggiosi e chiari" nel loro impegno per realizzare gli Obiettivi di sviluppo del Millennio. Al riguardo Ban Ki-moon ha evidenziato "un pericolo nel fatto che le nazioni guardino più al proprio interno, piuttosto che ad un futuro condiviso" e sottolineato il "pericolo nel tornare indietro dal processo fin qui fatto, in particolare nel campo dello sviluppo e della equa condivisione dei frutti della crescita globale". Secondo Ban Ki-Moon, ''le nazioni non possono più proteggere a lungo i propri interessi, o migliorare le condizioni dei loro popoli, senza l'aiuto delle altre".

In vista degli eventi che si terranno oggi e domani a New York sul ruolo degli Enti Locali e dei Governi nel raggiungimento degli Obiettivi del Millennio, le Ong italiane impegnate nella campagna 'Obiettivo Qualità' hanno consegnato nei giorni scorsi al Governo un documento nel quale indicano le priorità dell'Italia per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio.

"L'Italia rimane uno dei paesi donatori più in ritardo rispetto agli impegni presi con la firma della Dichiarazione del Millennio" - affermano le Ong. "I dati dell'OCSE, l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, confermano che nel 2007 l'Italia ha destinato solo lo 0,19% del PIL mentre dovrebbe essere già dal 2006 allo 0,33%. "Lo scorso agosto, le Istituzioni italiane, votando il Decreto legge 112 del 25/6/2008, hanno sancito la volontà politica di non raggiungere questo obiettivo, in aperta contraddizione con gli impegni precedentemente presi e ribaditi in diverse sedi internazionali" - denunciano le principali ong italiane impegnate nella cooperazione allo sviluppo. "Anche per quanto riguarda l'efficacia dell'Aiuto Pubblico - sottolineano - l'Italia resta indietro. Per ogni indicatore si trova sempre al fondo della classifica europea: ultima in Europa per prevedibilità dell'aiuto, penultima per lavoro analitico congiunto, terzo peggior paese per proliferazione di strutture di gestione parallele".

Anche le Ong della rete 'Link 2007' hanno inviato al Governo un dettagliato documento da titolo "Siamo ancora in tempo? L'Italia e gli Obiettivi del Millennio" (in .pdf) nel quale non solo evidenziano i numerosi ritardi dell'Italia nella cooperazione allo sviluppo e per la promozione degli Obiettivi del Millennio, ma indicano anche dei percorsi praticabili per reperire le risorse necessarie. Due in particolare: la riduzione delle spese per armamenti e Difesa, "inserendo la componente militare italiana nel contesto di un'unica forza armata europea", e l'utilizzazione di risorse aggiuntive, come la Tobin Tax sulla tassazione delle rendite finanziarie e la tassazione di 2 euro per ogni biglietto aereo, "proposta anche dalla Commissione europea". [GB]

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