Kossovo: esplode nuovamente la violenza

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In Kossovo esplode nuovamente la violenza. Ieri intensi scontri tra albanesi e serbi, iniziati nella città di Mitrovica, si sono progressivamente propagati a numerose altre località della provincia. Il bilancio dei morti è drammatico: 22 persone hanno perso la vita ed altre centinaia sono restate ferite. Affossato il processo di riconciliazione tra le comunità che abitano il Kossovo.

"Siamo rimasti bloccati tutta la giornata di ieri in casa di amici a Mitrovica nord, ora siamo riusciti a rifugiarci nel quartier generale ONU" afferma Simona Capocasale dell'Assopace, da più di un anno a Mitrovica "Non ci si aspettava una recrudescenza così violenta degli scontri anche se in questa città divisa vi è una sorta di assuefazione alle contrapposizioni tra comunità".

 

Per approfondire:
Kossovo: cinque anni dopo...
(di Mauro Cereghini dell'Osservatorio sui Balcani)

Simona è tra le decine di operatori e volontari italiani di ONG ed associazioni che lavorano in Kossovo. Un altro è Marco Bruccoleri, dell'ICS. "La situazione è molto tesa. Un dato emerge chiaro. Ogni volta che si avvia il dialogo tra Pristina e Belgrado c'è chi vuole destabilizzare la situazione".

Intanto la situazione continua ad essere grave. Dopo gli scontri a Mitrovica, Pec, Caglavica, Gjilane questa mattina incidenti si sono verificati anche ad Obilic, Kossovo centrale. Sarebbero molte in tutta la provincia le case di serbi date alle fiamme. Bruciate anche numerose chiese ortodosse.

A Belgrado ed in altre città della Serbia, avuto notizia di quanto stava accadendo in Kossovo, sono stati in molti a scendere nelle strade. E nella notte nel mirino delle ire della folla che inneggiava a slogan anti-albanesi sono cadute una moschea a Belgrado ed una a Nis. Anch'esse sono state divorate dal fuoco.

L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ha lanciato un urgente appello all'Unione Europea e a tutti i paesi della NATO affinché si oppongano con decisione al fanatismo nazionalista e religioso che sta dilagando in Serbia e Kosovo. [DS]

Altre fonti: B92;

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