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Ong: dopo il caso Parmalat, stop ai paradisi fiscali
Giustizia e criminalità
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All'indomani delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro dell'Economia Giulio Tremonti in occasione della riunione dei Ministri Finanziari dell'Unione Europea di Bruxelles sul caso Parmalat e sul pericolo rappresentato dai paradisi fiscali, in particolare l'intenzione di proporre al G7 la loro eliminazione, Volontari nel mondo-FOCSIV (la Federazione di 57 Ong di volontariato internazionale cristiano) chiede ancora una volta con insistenza che venga attuata al più presto la riforma indispensabile del sistema finanziario internazionale, a partire proprio da questo punto.
"I paradisi fiscali sono Stati-fantasma che vivono del riciclaggio di denaro e della non trasparenza nella gestione di fondi e investimenti stranieri - dichiara Sergio Marelli, Direttore Generale di Volontari nel mondo-FOCSIV. I numeri sono emblematici: attualmente più del 50% delle transazioni internazionali passa attraverso i paradisi fiscali, mentre la loro incidenza sul Prodotto Interno Lordo mondiale è pari a un apporto del 3 %."
"Era proprio necessario - prosegue Marelli - aspettare che 800.000 risparmiatori perdessero i risparmi di una vita per affrontare tale questione? La voragine scoperta nei conti Parmalat è stata possibile anche perché questa azienda, così come la maggior parte delle multinazionali, ha agito trasferendo capitali nei cosiddetti paradisi fiscali, in questo caso le Isole Cayman."
In questi ultimi anni non sono certamente mancate le proposte da parte del mondo delle Ong: una di queste è la proposta fatta dalla FOCSIV di introdurre una tassa sulle speculazioni finanziarie a breve termine, più nota come Tobin Tax. Uno degli obiettivi fondamentali della Tobin Tax è infatti, al pari del reperimento di nuove risorse per il finanziamento dello sviluppo, quello di instaurare un monitoraggio - e quindi un controllo - sulle transazioni finanziarie internazionali che ogni giorno ammontano a 1.800 miliardi di Euro.
"Un obiettivo - conclude Sergio Marelli - perseguibile solo a condizione della definitiva eliminazione dei paradisi fiscali quale prima e impellente misura per una trasparenza e una gestione etica della finanza internazionale."